Le fritture vengono sempre tacciate di essere tra gli alimenti meno indicati per la salute, spesso senza giustificazioni scientifiche. Indubbiamente c’è una certa componente nociva in ogni alimento fritto, in funzione di una serie di fattori che analizzeremo in seguito ma che possiamo ridurre a due: quelli legati alla qualità dell’olio e quelli relativi alla tecnica di frittura impiegata. Vedremo brevemente quali olî sono più adatti alla frittura e quali accorgimenti adottare per renderla più salutare.
Gli oli e i grassi sono composti da trigliceridi e da diverse percentuali di acidi grassi saturi ed insaturi. Indipendentemente dalla loro origine, animale o vegetale, alcuni grassi saturi (ma non tutti!) sono precursori della ipercolesterolemia (l’accumulo del cosiddetto “colesterolo cattivo” o LDL) mentre i grassi insaturi sono benefici per la salute, se assunti in piccole quantità.
Questa settimana a “Felici a Tavola” si parla di fritti, Andrea Desideri e Roberta Latella in studio analizzeranno le proprietà nutritive degli alimenti fritti: come farli e in quanta percentuale. Su Radio FinestrAperta, a partire dalle 11.30, comincia la diretta streaming del programma. Collegatevi su www.finestraperta.it.
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