Un anno fa l’Oms associava l’uso frequente di carni rosse con la possibile insorgenza di tumore. Influenzati dalla dichiarazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità, nei mesi successivi, gli italiani compravano meno carne del solito. Il Rapporto Coop 2016, sulla base dei dati Nielsen riferiti all’intero mercato al consumo, registra un dato relativo a un anno di vendite pari a-4% riferito a tutta la carne fresca (bovina, ovina, suina e anche il settore avicolo) e lavorata ( insaccati. preparazioni varie …) . In pratica il consumo giornaliero si è così spostato verso i 210 grammi a persona al giorno. Questo dato può sembrare elevato, ma è estrapolato dalle stime Fao riferite a prodotto lordo ( il dato ingloba nella stessa voce il peso di una mezzena di vitellone, e di una parte senza ossa, di un pollo intero…). Per questo motivo con una certa approssimazione possiamo pensare a un valore di 80-100 grammi di carne, insaccati… al giorno nel piatto. Stando ai dati della società di ricerca per i mercati del Largo Consumo IRI Information Resources, tra gennaio e agosto 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il calo nelle vendite a volume di carni fresche e lavorate nei supermercati è stato minore, registrando un -2,2% .
Nella nuova puntata di “Felici a Tavola” si parlerà di consumi alimentari, di nuove tendenze, di intolleranze e ricette sfiziose. Un occhio anche alle situazione nei luoghi del centro Italia colpiti dal terremoto: sono stati istituiti dei presidi di sicurezza e prevenzione alimentare. L’appuntamento è giovedì alle 11.30 su www.finestraperta.it, con Andrea Desideri e Roberta Latella.
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