Niente sprechi, siamo berlinesi: nella città che ha dichiarato guerra a Uber (vietato ormai da un paio d’anni) e, da maggio scorso, anche all’offerta turistica di Airbnb & co. per frenare l’impennata dei prezzi degli affitti (fino a 100mila euro le multe per chi trasgredisce), non stupisce che si sviluppino iniziative di condivisione dal basso, anche in settori delicati come quello alimentare. L’idea di Foodsharing.de parte da un dato: 20 milioni di euro. È il valore del cibo inutilizzato da famiglie, ristoranti e supermercati. Una montagna di denaro bruciato fatta spesso di piccoli sprechi: l’insalata ancora croccante che devi buttare perché stai andando in vacanza, la fetta di torta rimasta nella vetrina di una pasticceria a fine giornata o il pane avanzato a una panetteria.
L’amore teutonico per l’organizzazione ha spinto a collocare decine di frigoriferi “solidali” in varie parti della città nei quali ognuno può portare il proprio cibo avanzato. E ovviamente, chiunque può prenderlo gratuitamente: «Non ci importa chi li consuma. Anche chi avrebbe i soldi per comprarsi i prodotti è invitato a prelevarli dal frigo se ne ha voglia» spiega la “salvatrice del cibo” Lilo Brißlinger in un’intervista al canale regionale Rbb. «Il nostro obiettivo principale è che gli alimenti non vengano buttati». La piattaforma online permette anche di organizzare i turni per le pulizie, la manutenzione dei frigoriferi e aiuta nel conteggio degli alimenti recuperati.
La lotta agli sprechi di cibo è una tematica molto cara anche all’Italia, è stata, infatti, recentemente approvata una legge per combattere lo spreco alimentare. La legge Gadda fornisce incentivi a chi riutilizza le proprie risorse e materie prime. Andrea Desideri e Roberta Latella approfondiranno il tema nella nuova puntata di “Felici a Tavola”, in onda il giovedì su www.finestraperta.it, alle 11.30.
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