Parlare di cibo sul web è facile, ma raccontare il cibo è cosa ben più ardua. Non sono sufficienti delle semplici ricette, ma bisogna trasmettere emozioni. Per questo all’interno della propria strategia di comunicazione e marketing di un prodotto bisogna ricorrere allo storytelling.
Alla base dello storytelling vi sono immedesimazione, coinvolgimento, sentimenti, emozioni, valori. Una buona storia per funzionare deve caratterizzarsi per una trama definita, verità, coerenza, chiarezza e semplicità. Le storie coinvolgono emotivamente le persone, le inducono a immedesimarsi e se ciò avviene, sono in grado di innestare spontaneamente un meccanismo virale.
Il cibo poi è una buona base di partenza, perché è già di per sé emozionante. Se in passato si vedeva il prodotto come il risultato finale, senza capire il processo che aveva subito, oggi invece è il cibo stesso che diventa storytelling, cioè occasione per raccontare delle storie: ad esempio la sua origine e il suo legame con il territorio. Al cibo sono stati affibbiati nuovi significati: non ha più un semplice valore funzionale, ma diventa espressione di sé. È di questo che abbiamo bisogno per sentirci parte di qualcosa, per sorprenderci, per provare emozioni. Che cosa fa il cibo per noi? Cosa rappresenta? Significato, amore, divertimento, intrattenimento, cultura, sostentamento e unione, solidarietà.
Quindi, nella nuova puntata di “Felici a Tavola” si parlerà di cibo e comunicazione: quanto le pubblicità e le campagne promozionali influenzano le nostre scelte alimentari? Andrea Desideri e Serena Malta vi aspettano alle 11.30, come ogni giovedì, in diretta sul nostro sito.
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