Viaggiare è un’esperienza unica, che arricchisce la mente e sensibilizza su temi culturali e sociali. Senza fare un incipit troppo lungo sulle solite problematiche che attraversano le persone con disabilità per viaggiare, cerchiamo di andare subito al sodo: il centro della nostra storia sarà una valigia.
Il tema del viaggio infatti è molte volte raffigurato con delle valigie: consumate, nuove, ricoperte da bandiere, piene di adesivi sui cui sopra sono scritte nomi di città vicine e lontane. In una valigia, capienza permettendo, possiamo portare ciò che ci serve, lo stretto necessario. In una valigia però ci mettiamo dentro anche qualcosa di più spirituale: sogni, emozioni e speranze.
Molti conoscono Lourdes, il comune francese famoso come meta di pellegrinaggi e turismo religioso, a cui accorrono molte persone, tra cui anche disabili e malati, per sperare in miracoli di guarigione. Per tale motivo, i trasporti per la città sono stati attrezzati per fare in modo di ospitare quanta più gente possibile, grazie soprattutto all’impiego dei treni Corail. Le cose però stanno cambiando, visto che si sta assistendo ad una progressiva sostituzione di questi treni con i Tgv (treni ad alta velocità) usati molto spesso nella circolazione ordinaria e meno equipaggiati in termini di accessibilità.
Cosa significa questo? Che oltre a crescere il disagio e il dispendio economico per i passeggeri, cala la possibilità per tutti di andare in un luogo molto visitato (basti pensare che nel 2011 la città è stata classificata come la seconda località con più capienza alberghiera di Francia, dopo Parigi). La conseguenza è facile da intuire: le valigie verranno disfatte, non sarà più necessario pensare allo “stretto indispensabile” e la voglia di visitare un luogo mai visto sarà rimandata al prossimo anno, prenotazioni permettendo.
Ma per una valigia che rischia di rimanere in stazione, ce n’è una che può tranquillamente prendere il volo. La Commissione Europea, infatti, ha stilato la relazione sui reclami dei passeggeri nei confronti delle compagnie aeree presentati fra il 2010 e il 2012, riscontrando in Italia un dato nettamente positivo: se nel 2010 infatti i reclami erano 45 e nel 2011 se ne contavano 19, il 2012 ne ha registrato una riduzione drastica, arrivando addirittura ad essere 9, di cui solo uno riguarda il problema dell’assistenza a bordo. Notizie e dati confortanti, che comunicano una certa attenzione all’accessibilità per tutti. La valigia trova molte più probabilità di partire ed esplorare nuove culture.
Certo è che tutte le valigie hanno il diritto di essere imbarcate.