Pubblichiamo un approfondimento sugli importanti eventi politici e sociali che stanno avvenendo in questi giorni in Grecia. L’articolo è a cura di Alexandra Kousoulou, nostra corrispondente dalla città di Corinto.
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Nel 2006, con le elezioni sindacali, Alexis Tsipras e il suo partito legato alla sinistra radicale sono apparsi con il motto “entriamo in gioco”. Nessuno poteva immaginare il suo trionfo politico, avvenuto in Grecia alcuni giorni fa. Alexis Tsipras nelle elezioni parlamentari del 25 gennaio ha vinto con la percentuale di 36,34% e ha conquistato 149 sedi parlamentari. Visto che i voti non bastavano per raggiungere la maggoranza assoluta (151 sedi parlamentari), Alexis Tsipras ha deciso di fare un’alleanza con il partito della destra nazionalista “Greci indipendenti”. E così Tsipras è il nuovo, e il più giovane, presidente nella storia greca.
La storia
Syriza, il partito di Tsipras, appartiene all’area della sinistra radicale e fu fondato nel 2004. Come simbolo, Syriza ha scelto la stella a cinque punte con tre bandiere: una rossa per come da tradizione della sinistra, una verde per l’ecologia ed una viola legata ai movimenti, soprattutto a quello femminista. Il primo presidente del partito, Alavanos, ha visto nel viso di Tsipras un leader e ha deciso di candidarlo alle elezioni sindacali ad Atene nel 2006. Tsipras prese il 10,51%, terzo in classifica. Nel 2008 venne eletto come presidente del partito con il 70% di preferenze. Nelle elezioni del 2009 prese solo il 4,6%. Tre anni dopo, nel 2012, Syriza salì al 16,78%. A causa dell’incapacità di formare un Governo, nuove elezioni furono annunciate. Nelle elezioni parlamentari del giugno 2012 Syriza salì al 26,89% ed entrò in opposizione. Nelle elezioni europee del 2014 Syriza risultò il primo partito in Grecia, con il 26.60% dei voti, eleggendo sei deputati. Questo risultato ebbe un grande impatto nella storia politica dell’Unione Europea.
Progetto “Solidarity for All”
Sono almeno 10mila le famiglie greche aiutate dal network di 400 comitati locali sostenuto dal partito Syriza. Dal 2012 esiste una struttura per riunire e coordinare le numerose iniziative di solidarietà portate avanti. I comitati auto organizzati che ne fanno parte erano allora circa 200, mentre oggi sono il doppio. L’obiettivo è quello di creare una rete nazionale di progetti di solidarietà alimentare (mense e gruppi di raccolta e distribuzione cibo), centri sanitari (dove operano medici volontari e si distribuiscono farmaci gratuitamente) e cooperative di persone disoccupate. È finanziato dal fondo solidale di Syriza, istituito nel 2012 e costituito grazie alla donazione del 20% dello stipendio dei parlamentari del partito.
Ci sono 55 centri per la solidarietà alimentare, 21 centri per la salute, 36 nuove cooperative, ovvero gruppi di persone che si uniscono per avviare attività economiche che per un primo periodo accettano il lavoro volontario. Si tratta, per esempio, di negozi di generi alimentari che acquistano direttamente da produttori, caffè, iniziative editoriali e centri di assistenza informatica.
Dichiarazioni politiche
Il partito combatte per “la giustizia sociale, la solidarietà, l’uguaglianza, lo Stato di diritto, la trasparenza, la meritocrazia, la sicurezza economica e una vita dignitosa per tutti i cittadini”.
Prima delle elezioni, Alexis Tsipras ha dichiarato le posizioni politiche del partito, sostenute da quattro pilastri fondamentali: programmi per affrontare la crisi umanitaria; misure immediate per riavviare l’economia; piano nazionale per il recupero del lavoro; trasformazione istituzionale e democratica del sistema politico.
Il primo pilastro include: flusso libero per 300mila famiglie al di sotto della soglia di povertà; programma di buoni alimentari per le famiglie povere; cure mediche gratuite per tutti e drastica riduzione della quota della spesa farmaceutica; programma di garanzia del tetto prevedendo l’utilizzo di vecchi edifici abbandonati e alberghi chiusi, garantendo inizialmente 30mila appartamenti, promuovendo l’affitto a 3,00 euro per metro quadro; sostegno per chi percepisce pensioni basse e ripristino della tredicesima mensilità per le pensioni inferiori a 700,00 euro; tessera speciale per i mezzi pubblici; chiusura dei centri di detenzione degli immigrati; cittadinanza a tutti i bambini nati e cresciuti in Grecia, i cosiddetti immigrati di seconda generazione; abrogazione dell’apertura dei negozi durante la domenica.
Il secondo pilastro include: cessazione immediata delle azioni penali e sequestri di conti bancari; residenza primaria, salari e attestazione fiscale; istituire una banca per lo sviluppo e banche per scopi speciali; ripristino del salario minimo di 751,00 euro lordi per tutti i lavoratori, indipendentemente dall’età.
Il terzo pilastro include: 300mila nuovi posti di lavoro nel settore pubblico e privato; finanziamento per i disoccupati del lavoro autonomo e creazione di nuove imprese; semplificazione del processo di concessione di licenze commerciali.
Dall’inizio il nuovo Governo ha promesso e ha fatto alcune azioni come il reclutamento dei licenziati delle scuole, del canale televisivo statale e dei ministeri; l’abolizione degli esami a livello nazionale per la prima e la seconda classe superiore; il ripristino dello stipendio minimo di 751,00 euro lordi al mese; l’abolizione dell’ingresso a pagamento negli ospedali.
Nessuno può dire con sicurezza se questo Governo manterrà le promesse fatte, ma siamo ottimisti per il futuro della Grecia e dell’Unione Europea, usando il slogan di Tsipras “La speranza ha vinto”.