La tecnologia fa bene alla salute, sul mercato arriva “Embrace”: una startup italiana porta in America il primo smartwach dedicato a persone epilettiche, design e avanguardia al servizio dei pazienti
Se, qualche tempo fa, pagare il conto al ristorante e controllare le chiamate da un orologio faceva sentire dentro un film di James Bond, oggi è semplice consuetudine e segno distintivo di modernità. A dimostrarlo non è una licenza da agente segreto, ma il certificato di autenticità che accompagna la wearable: ovvero, quel tipo di tecnologia e avanguardia che circonda le nostre vite, garantendo massima fruibilità ad ogni oggetto o accessorio corporeo. È cominciato tutto contando i passi, ricercando l’equilibrio, misurando la pressione; col tempo e l’evoluzione, abbiamo raggiunto anche la connettività: il Web arriva ovunque e consente di fare cose incredibili, attraverso qualsiasi strumento. Quindi, dopo aver controllato notizie, chiamate, social, conti bancari e non solo, ci si è chiesti cosa ancora fosse possibile fare partendo – per esempio – da un “semplice” orologio da polso.
Da questa suggestione, è nato “Embrace”: il braccialetto intelligente che potrà essere utilizzato in ambito neurologico per registrare e monitorare determinati parametri vitali di persone affette da epilessia. Un passo importante che avvicina ulteriormente scienza e tecnologia, partendo dalla prevenzione. Questo ausilio, infatti, è il primo approvato e sottoscritto – in ambito neurologico – dalla “Food and Drug Administration” (l’ente che negli Stati Uniti regola l’utilizzo di prodotti alimentari e farmaceutici). Dietro quest’innovazione che spopola in America, c’è una startup italiana: l’intero progetto è frutto di Empatica, società con a capo l’imprenditore Matteo Lai, che ha dichiarato: “I dispositivi medici sono generalmente troppo ingombranti e scomodi: la gente semplicemente non li vuole indossare, con Embrace abbiamo voluto intraprendere una strada diversa: volevamo progettare il primo dispositivo medico al mondo in grado di vincere un premio di design, pur essendo utilizzato come prodotto salvavita. I pazienti amano l’estetica di Embrace e sono orgogliosi di indossarlo: tecnologia all’avanguardia e buon design devono andare di pari passo”.
Lo smartwatch, che aveva ricevuto apprezzamenti anche da esperti europei nell’aprile scorso, è stato testato su 135 pazienti epilettici sotto monitoraggio per 272 giorni. Lo studio clinico ha definitivamente dimostrato come Embrace sia in grado di rilevare il 100% delle crisi epilettiche: estrapola ed elabora i dati acquisiti con notevole rapidità e li invia allo smartphone, il collegamento bracciale-telefono consente, qualora ce ne fosse bisogno, di inviare una richiesta di soccorso in tempi brevissimi. Empatica – come si evince dal nome – ha saputo interagire con i pazienti potenziali, andando a catturare una domanda in aumento, mettendo sul mercato un’offerta adeguata dal punto di vista etico ed estetico. Oltre alla sua funzione primaria – quella della salvaguardia – Embrace è anche un oggetto moderno e dinamico che non viene portato con rassegnazione, ma può addirittura fare tendenza.
Articolo di Andrea Desideri