Quando l’ecologia prende a braccetto le diversità, ne godono i paesaggi e i vacanzieri con desideri o bisogni speciali
Sdraiarsi al sole, farsi accarezzare dal vento, inebriarsi col profumo della brezza marina, ascoltare il rumore delle onde o le canzoni dell’estate, chiacchierare con gli amici sotto l’ombrellone, senza porsi problemi d’accessibilità, in luoghi incontaminati: un sogno che diventa realtà sulle “EcoSpiagge per tutti”.
A concepire le nuove creature sono stati “mamma” Legambiente e “papà” Village 4 All, ovvero, l’associazione ambientalista e il network internazionale d’ospitalità accessibile nato per l’articolo 3 del nuovo codice del turismo, che stabilisce:
È considerato atto discriminatorio impedire alle persone con disabilità motorie, sensoriali e intellettive, di fruire, in modo completo ed in autonomia, dell’offerta turistica, esclusivamente per motivi comunque connessi o riferibili alla loro disabilità”.
“EcoSpiagge per tutti” è come la “bandierina blu” della spiaggia accessibile, un marchio di qualità assegnato agli stabilimenti balneari capaci di coniugare il rispetto per l’ambiente e il diritto all’inclusione.
L’iniziativa, partita due anni fa, prende un respiro più ampio grazie alle riaperture post-pandemiche.
Adottando criteri di sostenibilità ambientale e strumenti per garantire l’ospitalità – a persone con disabilità, senior, famiglie con bambini piccoli, intolleranze alimentari e, più in generale, ospiti con esigenze speciali - le nuove “EcoSpiagge per tutti” conquistano un posto d’onore nel database di www.villageforall.net. Attualmente il portale ne elenca alcune, già iscritte e meritevoli del riconoscimento.
Per conquistare il titolo di “EcoSpiaggia per tutti” Legambiente rilascia un decalogo comportamentale da seguire per la raccolta differenziata e il risparmio idrico ed energetico, per la riduzione di sostanze chimiche e detersivi, per incentivare il consumo di alimenti a chilometri zero, ridurre il rumore, gli imballaggi e l’utilizzo della plastica.
Gli stabilimenti devono in primo luogo garantire l’accesso alla battigia a tutti i clienti, coinvolgere turisti e dipendenti nell’osservanza del decalogo.
Dunque, buone vacanze e buone pratiche virtuose per tutti: fra disastri ambientali che non si contano più ed un pianeta che soffre, che siamo persone con bisogni speciali o no, facciamo in modo che non siano le nostre spiagge accessibili a voler fare a meno di noi!
(Giuseppina Brandonisio)