Continua il nostro approfondimento sul turismo accessibile: dati, riconoscimenti, operatori del settore e tante proposte dalla UILDM
È appena iniziata l’estate, il periodo dell’anno che si presta maggiormente allo svago, al divertimento, al relax e anche ad essere un momento da dedicare a noi stessi e alle nostre passioni.
Capita spesso alle persone con disabilità (fisiche, sensoriali, intellettive) o con esigenze speciali (soggette ad intolleranze e/o allergie alimentari, famiglie con bambini, anziani con difficoltà nella deambulazione o con un animale domestico al seguito) di vedersi respingere la propria prenotazione nella struttura scelta dovuta alla presenza di barriere architettoniche che ne impediscono l’accesso, i servizi igienici inadeguati, l’assenza di trasporti e anche la difficoltà riscontrata col menù per quanto riguarda la ristorazione o addirittura sono costrette a rinunciare al viaggio poiché risulterebbe troppo faticoso raggiungere la meta prescelta, se lontana.
Fortunatamente negli ultimi anni le strutture ricettive, dagli alberghi ai campeggi passando per i b&b, stanno offrendo un turismo accessibile.
Di cosa si tratta? Per turismo accessibile s’intende l’insieme delle strutture e dei servizi messi a disposizione di persone con disabilità o con bisogni speciali, in modo che possano godere della possibilità di viaggiare, alloggiare e prendere parte agli eventi organizzati in una situazione di autonomia e sicurezza.
I dati. Da quanto emerge da una ricerca condotta dall’Unione Europea, sono circa 51 milioni i turisti con disabilità che preferiscono viaggiare nei periodi di bassa stagione, favoriscono una vacanza dalla lunga durata (almeno una volta l’anno superiore ai 10 giorni) e possono contare su una spesa medio-alta (120 euro al giorno escluso il pernottamento). E secondo le ultime proiezioni fornite dall’Istat, questi numeri sono destinati ad aumentare, a causa dell’invecchiamento della popolazione (dall’attuale 23% a più del 34% entro il 2050). Nonostante questo sia un settore ancora poco noto, produce un fatturato lordo da 352 miliardi di euro in Europa e ben 768 miliardi di euro a livello globale.
I premi. Nel corso degli anni, vista anche la richiesta sempre maggiore di questa fetta del settore turistico sono stati istituiti dei premi che vengono assegnati alle città e alle agenzie che s’impegnano in termini di accessibilità, autonomia lavorativa e fruibilità della cultura. Ogni anno in Europa viene assegnato l’Access City Award, vinto nella scorsa edizione da Varsavia, la capitale della Polonia. In dieci edizioni, l’Italia ha trionfato solo una volta nel 2015 con Milano, ma va sottolineata la candidatura di Bologna al prossimo anno. Si svolge da quattro anni l’Italia Travel Award, che rappresenta il premio più prestigioso rivolto al settore del turismo e dei viaggi, una sorta di Notte degli Oscar. Inoltre dalla scorsa edizione è stato istituito il Premio Speciale Turismo Accessibile, dedicato al tema delle barriere architettoniche e del loro superamento. L’edizione 2019 è stata vinta dal progetto “Viaggio tra i sensi della Sardegna” , organizzato da Planet Viaggi Responsabili, come miglior esperienza senza barriere.
Tour operator. Recentemente si è ampliata l’offerta dedicata a questa categorie di turisti attraverso la nascita di tour operator specializzati, come ad esempio: Village for all (V4A) che, da oltre dieci anni “promuove un’informazione affidabile, completa e coerente con le esigenze delle persone” visitando le strutture associate “per poter scegliere la vacanza più adatta”. È patrocinato da Anglat (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti), Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi sul Lavoro), Asamsi (Associazione per lo Studio delle Atrofie Muscolari Spinali), Asitoi (Associazione Italiana Osteogenesi Imperfetta), CRDP Regione Liguria (Consulta Regionale delle Persone con Disabilità della Ragione Liguria), Faip (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e da Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
LP Tour-Viaggi Senza Barriere, nato per volontà di Luigi Passetto oltre venticinque anni fa, che organizza nei minimi dettagli (trasporto, accoglienza, fruibilità, eventi ed ausili) viaggi, in Italia e nel mondo, per “disabili e in generale per le persone con ridotta mobilità” grazie anche alla partecipazione di Anglat.
Anche Planet Viaggi Accessibili ha “l’obiettivo di realizzare itinerari di viaggio accessibili e responsabili in Italia e nel mondo per persone con disabilità ed esigenze speciali”. Proprio quest’agenzia, durante il lockdown causato dall’epidemia del nuovo coronavirus, ha collaborato al concorso “Una gita responsabile e accessibile” in merito al progetto “Padova per tutti”, con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado a indirizzo turistico. I ragazzi hanno ideato una gita accessibile indossando i panni di ipotetici turisti con diversi tipi di disabilità. La vittoria finale è andata alla proposta “Madrid per tutti” della IIITB dell’Istituto L. Da Vinci.
Invece i Cityfriend sono “professionisti del turismo accessibile dedicati all’accoglienza sul territorio di persone con disabilità ed esigenze specifiche, famiglie e anziani” in collaborazione con Anffas (Associazione Nazionale delle Famiglie di Persone con Disabilità Intellettivo e/o Relazionale) e con Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), che permettono di organizzare una vacanza personalizzata e di avere una figura di riferimento nella destinazione scelta.
Nasce grazie alla tecnologia il progetto “Fujitivi”, che permetterà di viaggiare da Tokyo alla vetta del monte Fuji attraverso l’uso di videocamere a 360 e un visore VR alle persone che “per problemi fisici come handicap o malattie invalidanti non potrebbero affrontare un viaggio simile”.
Turismo accessibile e indipendenza? Sì, con le vacanze UILDM. La UILDM organizza soggiorni e vacanze per i propri soci e le persone con disabilità in varie città con l’aiuto dei volontari, delle Amministrazioni Comunali e della popolazione locale. Ad esempio la Sezione di Mazara del Vallo (Trapani) con il progetto “Mare senza barriere” permette l’accesso libero al litorale attrezzato con pedane antiscivolo, sedie sdraio ed è dotato di un sollevatore elettrico. La Sezione di Arzano (Napoli) ha ideato “Vai al mare con UILDM” in collaborazione con le realtà locali, dotando alcune spiagge di Ischia, Procida e Marina di Varcaturo di sedie Job. In Sardegna è nata grazie alla Sezione di Sassari, la Casa Vacanze per Disabili di Platamona, una struttura che offre la possibilità di trascorrere una vacanza senza barriere vicino ad una spiaggia accessibile e attrezzata. Un’altra casa vacanze si trova in Versilia, a Marina di Pietrasanta (Lucca) dove una ex scuola elementare è stata trasformata in una struttura accessibile a gruppi di persone con disabilità, anche nel resto dell’anno. In Liguria, la UILDM Genova organizza un soggiorno estivo a Santa Margherita Ligure, mentre la Sezione di Milano offre un campo vacanze a Venturina Terme (Livorno), la Sezione di Torino programma una vacanza al villaggio turistico “Le Terrazze” di Grottammare (Ascoli Piceno). Sono due i soggiorni pianificati dalla UILDM di Como destinati uno agli adulti a Marina di Bibbone (Livorno) e uno ai giovani a Bormio (Sondrio).
Ma non esiste solo il mare. Infatti per gli amanti della montagna c’è la possibilità di soggiornare in una struttura, accessoriata e accessibile sul Lago d’Orta. Inoltre la struttura è collegata al lido, a delle piscine, a una pista ciclabile e pedonale che permette di raggiungere facilmente la Sezione, che in estate promuove numerosi eventi. Infine sempre la Sezione di Omegna (Verbano-Cusio-Ossola) nel periodo estivo organizza corsi e uscite in barca a vela attrezzate per le persone con disabilità.
(Lucia Romani)