“Il tumore al seno colpisce una donna su otto nell’arco della vita. E’ il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne. E’ la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile, con un tasso di mortalità del 16% di tutti i decessi per causa oncologica“. Questi dati sono presi dal sito dell’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), nel quale si può trovare anche una sezione dedicata alla prevenzione della malattia, insieme a consigli sull’alimentazione.
In Germania invece, “il cancro al seno è la causa più frequente di morte per le donne tra i 40 e i 44 anni ed è il tipo più comune di cancro per le donne tra i 25 e 74. Ci sono 58.000 nuovi casi e 18.000 decessi ogni anno nella sola Germania. Una su dieci donne soffrirà di cancro al seno nel corso della propria vita“. Questi numeri provengono dal sito Ashoka, network dell’imprenditoria sociale, dalla sezione dedicata al dottore tedesco Frank Hoffmann, il quale ha creato e sperimentato un nuovo modo di diagnosticare questa malattia.
Il progetto in questione si chiama “Discovering Hands“ ed è un programma di formazione rivolto esclusivamente alle donne non vedenti o con particolari deficit visivi, che ha come obiettivo l’apprendimento delle tecniche di palpazione del seno volte ad individuare un possibile cancro. L’idea si basa su un concetto molto semplice: l’assenza di uno dei cinque sensi nelle persone con disabilità visiva ha permesso loro di sviluppare le potenzialità degli altri sensi, in particolare quelle del tatto. Non si tratta di superpoteri, semplicemente la mancata vista concede la possibilità di sviluppare l’utilizzo degli altri sensi.
Ancora non ci sono dichiarazioni o ricerche provenienti dal mondo scientifico e medico, ma uno studio condotto da una clinica femminile della Essen University ha concluso che su 450 casi le donne non vedenti riuscivano ad individuare tumori molto piccoli della grandezza di 6 mm (mentre un medico vedente riesce a individuare il cancro per un massimo di 15 mm).
Grazie a questa particolare formazione possiamo individuare due benefici. Innanzitutto è un aiuto fondamentale per la diagnosi e la prevenzione di un tumore al seno, con una maggiore attenzione nei confronti del paziente: Discovering Hands infatti addestra un operatore in grado di individuare la formazione di un cancro dopo un esame di 30 minuti, rispetto ai 3 minuti della procedura standard eseguita oggi dai medici. “Three minutes is all the time I have to do clinical breast examinations in my practice (Tre minuti è tutto il tempo che ho per fare gli esami clinici del seno nella mia prassi)” – spiega il Dottor Hoffmann alla BBC – “That’s not enough time to find small lumps in the breast tissue, which is crucial to catching breast cancer early (Questo non è il tempo sufficiente per trovare piccoli grumi nel tessuto del seno, che è fondamentale per la cattura di carcinoma mammario precoce)”.
Infine, permette a diverse persone con disabilità di riqualificarsi nel mondo del lavoro. Come scritto all’interno di Ashoka, solo il 30% degli 1,2 milioni di persone non vedenti in Germania in realtà ha un impiego e un reddito: la legittimazione di questo impiego potrebbe far aumentare quindi quei punti percentuali. L’esempio calzante è quello di Denim, donna di 35 anni con deterioramento della vista, che, sempre alla BBC, racconta il suo passato lavorativo come agente di viaggio: “I could never work as fast as the others (Non potevo mai lavorare velocemente come gli altri).” – racconta la donna – “I was always behind. Now my disability has become my strength. I’m not reliant on anyone and I can help others. It’s a great feeling (Rimanevo sempre dietro. Ora la mia disabilità è diventata la mia forza. Non faccio affidamento su nessuno e posso aiutare gli altri. E’ una bella sensazione)”.
Quando si parla di temi delicati come è questo, la cautela è d’obbligo. Ribadiamo, quindi, che non stiamo segnalando un metodo infallibile per la lotta ai tumori, ma una tecnica che di certo può aiutare nella loro prevenzione, nonché reinserire nel mondo del lavoro le persone con disabilità sensoriale.