Monitoraggio continuo del paziente, rapididità di intervento, abbattimento dei costi di ricovero. Ecco perché si sta investendo sulla Telemedicina
L’Irccs Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, già attivo nella riabilitazione altamente qualificata a livello nazionale, ha sviluppato il trattamento delle gravi cerebrolesioni acquisite. Tra i servizi offerti agli utenti, vanta la Telemedicina dotata di un Centro di ascolto e monitoraggio costituito da server, in grado di collegarsi con i set-top-box, i videotelefoni e gli apparecchi elettromedicali messi a disposizione dei pazienti al loro domicilio per essere seguiti a distanza dai professionisti del Centro. La dottoressa Giusy Maresca, psicologa responsabile del servizio di Telemedicina al Bonino Pulejo, ci illustra le potenzialità della Telemedicina.
La Telemedicina rappresenta una particolare modalità di erogazione di assistenza sanitaria, condotta attraverso l’applicazione di tecnologie informatiche alla scienza medica. Sostanzialmente essa consiste nella trasmissione interattiva di informazioni cliniche, parametri vitali ed immagini biomediche tra paziente e struttura sanitaria, il che assicura controllo, assistenza e cura extraospedaliera anche a coloro che risiedono in località remote”.
Quali sono le varie declinazioni della Telemedicina e quali scopi hanno?
“La Telemedicina può considerarsi come un insieme di servizi il cui obiettivo è quello di perseguire la cura domiciliare. Tra questi la Teleassistenza, intesa in termini di Telesoccorso e Telecontrollo, permette di rispondere alle emergenze segnalate dall’utenza che necessita di un intervento immediato da parte di personale specializzato. Inoltre il Telemonitoraggio permette di registrare e controllare a distanza i parametri clinici e le informazioni sullo stato di salute del paziente, assicurandone la continuità ospedaliera”.
Che ruolo ha la Telemedicina nel post riabilitativo?
“Offre la possibilità al medico di monitorare in modo diretto, seppur da lontano, l’evoluzione del quadro clinico dei pazienti che necessitano di essere seguiti con particolare attenzione. Il medico può così controllare lo stato di salute del paziente e confrontare la diagnosi e la prognosi per definire la terapia più adeguata da seguire”.
In questo ambito, come si inserisce nel team di specialisti la figura dello psicologo? Quali altre figure vi partecipano?
“La figura professionale dello psicologo si colloca all’interno di un team multidisciplinare costituito anche da neurologi, nutrizionisti biologi, logopedisti ed operatori socio-sanitari. Il mio personale obiettivo è quello di fornire un servizio di Telecounseling psicologico al fine di perseguire una riduzione della sintomatologia depressiva, che troppo spesso affligge il paziente anziano. La speranza è che il tutto possa tradursi nel raggiungimento di un obiettivo più a largo spettro, identificato nel miglioramento della qualità di vita dei pazienti”.
In cosa consistono le sessioni teleriabilitative? Quali gli ausili utilizzati?
“La struttura presso cui lavoro ha dotato il paziente di un kit composto da un decoder con webcam, funzionale allo svolgimento dei Tele-counseling, e cinque dispositivi di Telemedicina connessi con la centrale operativa dell’Irccs, necessari per le operazioni di Tele-monitoraggio dei parametri clinici del paziente”.
Quali progressi sono stati fatti grazie alla Telemedicina?
“L’uso della Telemedicina per la cura domiciliare rappresenta la nuova frontiera della Sanità poiché permette di ridurre i casi di ospedalizzazione e di contenere i costi per il Sistema Sanitario Nazionale, mantenendo però inalterata la qualità del servizio offerto. Diversi studi, infatti, tra cui uno che ho condotto personalmente di recente, dimostrano come l’assistenza fornita dalla Teleconsulenza neuropsicologica, inclusa nel trattamento multidisciplinare offerto dalla Telemedicina, favorisce la remissione di sintomi depressivi, il ripristino del buon funzionamento sociale e cognitivo del paziente, nonché la prevenzione degli atti suicidari”.
Articolo di Désirée Latella