Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la direttiva volta a istituire una Carta Europea della Disabilità e un Tesserino auto per persone con disabilità, validi in tutti i ventisette Stati Membri. Ora manca solo il sì finale del Consiglio
L’adozione europarlamentare della Disability Card e del Tesserino auto europeo è stata raggiunta il 24 aprile con 613 voti favorevoli, dando così l’ok al testo concordato dall’Europarlamento con il Consiglio nei mesi precedenti.
Come detto in altri nostri articoli, questo testo normativo, una volta attuato nei singoli paesi dell’Unione, permetterà alle persone con disabilità titolari di una Disability Card, di accedere, durante soggiorni non più lunghi di tre mesi, in uno Stato Ue diverso da quello di residenza, alle stesse agevolazioni che quest’ultimo riconosce ai propri residenti e cittadini con disabilità e ai loro assistenti, in diversi ambiti. Assicura anche a chi ha la Carta Europea della Disabilità e ha un animale di assistenza, che quest’ultimo goda di ogni trattamento preferenziale stabilito dalla legislazione dello Stato UE dove si trova.
Inoltre, grazie alla sua previsione del Contrassegno auto UE, consentirà a chi ne è possessore di utilizzarlo, anche in questo caso per soggiorni brevi, in uno Stato europeo diverso da quello di rilascio.
La nuova legislazione lascerà comunque i singoli Stati liberi di decidere i criteri interni secondo cui la persona ha diritto al riconoscimento della condizione di disabilità, stabilendo un principio di reciproco accoglimento delle certificazioni rilasciate nazionalmente.
Come sopra chiarito, questa Direttiva stabilisce che le due carte possono essere utilizzate in uno Stato europeo differente da quello in cui si vive normalmente, nei casi di soggiorni brevi, prevedendo a questa regola una sola e importante eccezione. Qualora il titolare delle Card si trasferisca in un altro Stato membro per partecipare a un programma di mobilità, come Erasmus+, egli potrà usufruire dei benefici connessi alla disabilità riconosciuti in settori specifici dallo Stato ospitante per tutta la durata del progetto a cui prende parte, anche qualora questo duri più di tre mesi.
Altra novità importante introdotta da tale normativa europea è il suo estendere entrambe le carte ai cittadini con disabilità di paesi extraeuropei, che soggiornano legalmente in uno Stato UE, compresi gli apolidi e i richiedenti asilo.
Affinché questa Direttiva entri in vigore, però, bisognerà aspettare l’approvazione del Consiglio europeo e la successiva pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
(Elisa Marino)