Realizzato con il sostegno della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), si avvia alla fase finale il progetto denominato “L’autonomia è di casa”, promosso da Parent Project, associazione di pazienti e genitori di figli con distrofia muscolare di Duchenne e Becker, che illustra i benefici della domotica
La domotica è la “scienza” che si occupa, in maniera interdisciplinare, dello studio delle tecnologie adatte a migliorare la qualità della vita nella casa. Soprattutto in questi ultimi anni, la domotica si è spesso prestata al servizio delle persone con disabilità non solo per migliorare la loro vita quotidiana all’interno delle mura casalinghe, ma, in alcuni casi, a rendere possibile ciò che altrimenti non lo sarebbe stato. Pensiamo, ad esempio, agli assistenti virtuali che, dopo qualche settaggio, rendono possibili operazioni quali accendere le luci, abbassare o alzare un avvolgibile, avviare un elettrodomestico eccetera.
Sotto quest’ottica l’associazione di pazienti e genitori di figli con distrofia muscolare di Duchenne e Becker, Parent Project APS, si avvia alla fase finale del progetto “L’autonomia è di casa”, realizzato con il sostegno della Fondazione CRT e rivolto ai giovani con distrofia muscolare di Duchenne e Becker e ai loro familiari residenti in Piemonte e a tal proposito sono state realizzate una brochure informativa, “Domotica e smart home: per saperne di più” (scaricabile dal sito associativo) e una breve serie di video-pillole, in collaborazione con l’azienda Il Quadrifoglio Impianti di Torino, materiali diffusi attraverso il sito e i canali social media di Parent Project, “per spiegare – come viene sottolineato dall’associazione – in un linguaggio divulgativo e con esempi pratici, alcune delle applicazioni che la disciplina può trovare nel contesto della comunità di pazienti e anche le trasformazioni che questo settore sta vivendo con l’avvento del concetto di smart home”.
(Giuseppe Franchina)