Situazione drammatica, quella denunciata da Fish Lazio, che esorta Comune di Roma e Regione Lazio ad adeguare con urgenza le delibere in matera di assistenza
Solo un mese fa la Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) Lazio denunciava la scarsità di risorse investite nell’area degli interventi di natura sociale, in particolare quelli inerenti al settore della disabilità. Come volevasi dimostrare, ci troviamo oggi ad affrontare il rischio che non vengano erogati i fondi destinati alle persone con disabilità gravissima di Roma.
Fish Lazio già a dicembre 2019 esprimeva preoccupazione per i possibili tagli al sociale, come emergeva dai lavori per il Bilancio di previsione 2020-2022 di Roma Capitale, e per i contrasti interni alla maggioranza di governo nati sul tema. Proprio a causa di questi, il consigliere comunale Nello Angelucci rassegnava le proprie dimissioni in prossimità dell’approvazione del documento di programmazione economica del Campidoglio. Una situazione che, secondo la Fish Lazio, rappresentava “un chiaro campanello di allarme per la tutela dei diritti dei cittadini con disabilità della Capitale e le loro famiglie, esposte costantemente al rischio di doversi sostituire ad un sistema di welfare inefficace per carenza degli stanziamenti necessari a vedere garantite le loro esigenze quotidiane”.
Passato un mese, l’allarme non è cessato, ma anzi, si fa sentire maggiormente. L’anno scorso erano 2.300, infatti, le persone con disabilità gravissima della Capitale che avevano richiesto e ottenuto il contributo mensile per la propria assistenza. Contributo che rischia di essere tagliato o, nel peggiore dei casi, sospeso. Per tamponare l’emergenza, sono stati necessari ulteriori stanziamenti economici, cui ha provveduto la Regione Lazio autorizzando il Comune di Roma all’impiego di fondi residui non spesi dagli anni precedenti, pari a 4 milioni di euro per il 2020, 1 milione nel 2021 e 1 milione nel 2022, che si aggiungono ai 14 milioni già impegnati per questa misura.
Ma non basta. A Roma la lista d’attesa per ottenere i contributi per le persone con disabilità gravissima aumenta (al momento siamo a circa 2.900 richieste) e la continuità assistenziale per questo e per i successivi anni è sempre a rischio. La soluzione proposta dalla Fish Lazio a Regione e Comune di Roma, è “un urgente adeguamento delle delibere che a più livelli disciplinano la materia, concertando le opportune modifiche con le organizzazioni rappresentative, con l’obiettivo di garantire equità nell’erogazione dei contributi sulla base dei reali livelli di bisogno, del complesso delle prestazioni sociosanitarie e dei sostegni disponibili, e consentendo una modulazione dei budget individuali”.