Il Consiglio UE, modificando quanto approvato dal Parlamento, modifica nuovamente il testo della proposta contro la violenza di genere e cancella la penalizzazione della sterilizzazione forzata
Come vi avevamo raccontato precedentemente, la Commissione Europea ha presentato la sua proposta di Direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza di genere. Un atto normativo che ha come scopo quello di attuare la Convenzione di Istambul e che una volta approvato, sarà il primo testo giuridico dell’UE su questo tema. Tale proposta, anche grazie al lavoro del Forum Europeo sulla Disabilità, contiene delle previsioni importanti volte a tutelare le donne con disabilità, le quali affrontano un rischio maggiore di violenza sessuale, fisica, psicologica ed economica.
Per esempio, stabilisce che in ogni Stato membro sia istituito un numero verde di assistenza alle vittime, attivo ventiquattr’ore ore al giorno, che sia accessibile e i cui operatori utilizzino un linguaggio comprensibile per le persone con disabilità cognitiva, prevede il dovere di rendere i centri antiviolenza e di supporto alle vittime privi di barriere di ogni tipo e che la disabilità di chi subisce il crimine sia considerata come elemento aggravante. Prevede la penalizzazione di alcuni nuovi reati come la mutilazione genitale e lo stupro inteso come rapporto sessuale avvenuto senza un sì reale e consapevole espresso da entrambi i partner.
Sulla scia di queste proposte di diritto penale, il Forum Europeo ha presentato richiesta di aggiungere la penalizzazione della sterilizzazione forzata, pratica costituita dal rendere la donna sottopostavi permanentemente incapace di procreare naturalmente, contro la sua volontà. Le donne con disabilità vittime di tale procedura sono moltissime in tutta Europa, dove su 27 Stati Ue, 13 l’autorizzano tutt’ora e solo 10 l’hanno resa illegale. L’emendamento in questione è stato inizialmente approvato dal Parlamento, che insieme al Consiglio dell’Unione europea, ha il compito di valutare le norme. È stato proprio quest’ultimo organo a decidere, per volontà di alcuni Stati come la Francia, di eliminarlo, unitamente alle fattispecie penali dello “stupro senza consenso” e della “violenza sul lavoro”.
Prevedere la criminalizzazione di un comportamento o di una pratica all’interno di una Direttiva UE, vuol dire obbligare gli Stati dell’Unione a fare lo stesso, garantendo così tutele maggiori ai cittadini. La cancellazione della penalizzazione della sterilizzazione forzata da questo atto è quindi sia una grande occasione persa, sia un grosso passo indietro per la protezione dell’incolumità e dei diritti delle donne con disabilità nell’UE.
(Elisa Marino)