L’annuncio arriva dal ministro per le disabilità, Erika Stefani, e dal ministro per le infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, durante una conferenza stampa tenutasi il 21 luglio presso Palazzo Chigi
Il Cude (Contrassegno Unificato Disabili Europeo) è uno strumento utilissimo che serve a migliorare l’altrimenti difficile circolazione e sosta dei mezzi che trasportano, o che hanno alla guida, persone con disabilità.
Il contrassegno è previsto dall’art. 381 del Decreto del Presidente delle Repubblica 16 dicembre 1992 n. 495 (modificato successivamente dal Decreto del Presidente delle Repubblica 30 luglio 2012, n. 151), e disciplinato dall’art. 188 del Codice della Strada e dall’art. 381 del regolamento di esecuzione e di attuazione del C.d.S, può essere concesso alle persone con capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta ed ha validità quinquennale. In seguito il diritto di rilascio è stato esteso anche ai non vedenti.
Da tempo le associazioni di categoria auspicavano la creazione di una piattaforma unificata che raccogliesse tutti i dati dei singoli Cude così da poter aggirare l’iter burocratico qualora l’intestatario del contrassegno si trovasse “in trasferta”.
Ad oggi, infatti, il Cude, che serve a circolare con maggiore libertà nelle Zone a traffico limitato (ZTL) delle città o per parcheggiare con meno limiti e negli stalli di sosta dedicati alle persone con disabilità (i parcheggi con apposita segnaletica orizzontale e verticale), è valido solo entro i confini del Comune di residenza. Per essere utilizzato al di fuori di essi, occorre un’autorizzazione preventiva o comunicazioni successive, alla Polizia Locale del Comune “ospitante”, per evitare di incorrere in sanzioni.
Adesso, invece, è iniziata la realizzazione della piattaforma digitale nazionale per le targhe associate al Contrassegno Unificato Disabili Europeo, che permetterà, alle persone con disabilità munite di contrassegno, di muoversi nelle ZTL di tutti i Comuni senza dover comunicare, di volta in volta e con un preavviso di uno o due giorni, l’ingresso nelle singole aree soggette a restrizioni. Meno burocrazia, quindi, e un rischio minore di prendere la multa.
Questa istanza, richiesta dalle associazioni di persone con disabilità, sembra, adesso, prendere forma con la creazione della la nuova piattaforma informatica del Cude.
“Questo strumento – ha affermato il ministro per le disabilità, Erika Stefani – è fortemente richiesto, c’è un’attesa, e noi siamo riusciti a dare una risposta per rendere effettivo il diritto alla mobilità”.
“Il vero modo per affrontare i temi della disabilità – ha sottolineato Stefani – non è quello di prevedere delle leggi speciali ad hoc, ma di fare in modo che la nostra normativa permetta a tutti di esserci”.
Dal sito del Ministro per le disabilità si apprende che “Nelle prossime settimane, il Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibili rilascerà l’applicazione e il sito web collegati alla piattaforma e che permetteranno ai titolari del contrassegno di poter cambiare autonomamente e in tempo reale la targa dell’autovettura associata allo stesso”.
“Il ministero ha voluto e finanziato questo progetto – ha spiegato Enrico Giovannini, ministro per le infrastrutture e mobilità sostenibili -. Il sistema informatico sarà pienamente operativo entro tre mesi e sarà molto semplice da utilizzare. La piattaforma Cude è un passo avanti importante per semplificare la vita delle persone con disabilità attraverso la tecnologia”.
Un tassello rilevante, dunque, per semplificare la burocrazia, che spesso aggrava la condizione di disabilità.
(Giuseppe Franchina)