Salutiamo l’attore che ci ha regalato ore di allegria. E di solidarietà
Gigi Proietti se ne è andato, non sono passati molti anni dal 2011 quando prestò la sua inconfondibile voce alla campagna UILDM per finanziare la realizzazione del Centro Clinico Nemo Sud.
Per noi della sezione Laziale, per Roma, la perdita di Gigi Proietti va ben oltre la retorica legata al grande attore, perché per noi non c’è stata mai distanza tra personaggio pubblico e comune cittadino, girando per la città ti si poteva incontrare e salutare con un “Ciao Gigi” ed anche se era l’ennesimo saluto ti regalava un sorriso.
Roma e i romani ti devono molto, ti dobbiamo ringraziare per aver reso il romanesco un po’ meno volgare, se oggi una parolaccia è permessa, se i nostri difetti lessicali fanno sorridere, grazie alla tua arte sei arrivato nel cuore di tutti gli italiani. Gigi, avevi un potere: sai in quelle domeniche noiose sul divano con il telecomando in mano tra un canale e l’altro e giri, giri, giri fino ad arrivare ad un canale sconosciuto e mentre giochi con il telecomando a un certo punto, appare sullo schermo il tuo sorriso magico, una scialuppa nel mare, un’oasi nel deserto, ma il dito del telecomando è andato più veloce della vista e allora torni indietro per ricercare quel fotogramma e poi il sospiro di sollievo, eccolo qua, c’è Gigi Proietti magari su un canale del quale fino a un secondo prima non conoscevi neanche l’esistenza, ma da quel momento lo memorizzi, visto mai… Non importa se è la centoventesima volta che lo vedi, non importa se sai tutte le battute a memoria, stanno trasmettendo Febbre da Cavallo e te lo vedi, e sai che per un po’ si sta insieme, caro Gigi.
Sei stato il grande mattatore e sei stato generoso con i tuoi giovani allievi credendo in loro, hai voluto una scuola, hai regalato il tuo sapere, hai creduto nelle nuove generazioni e questo è un esempio di grandezza e generosità, crescendo nuovi talenti. Sei stato un fuoriclasse, su questo non ci sono dubbi e ci hai dato un grande insegnamento: nessun talento può sopravvivere se non c’è studio, se non si approfondisce, se non c’è allenamento, come dicevi te. Anche per improvvisare bisogna studiare e proprio in questo momento in cui tutti si improvvisano, la tua figura è stata dirompente costringendoci a una riflessione. Non si diventa Gigi Proietti per caso, per fortuna o per opportunità, non è come dare un calcio ad un pallone, infatti intorno a te si è levato un coro unanime da chi ha potuto ammirare la tua immensa arte senza fiatare, senza commentare.
La tua immagine è stata proiettata sul Colosseo e sul Campidoglio, i muri della Capitale si stanno riempiendo dei tuoi ritratti come in una gara al murale più bello, rendendo ancora una volta questa città un po’ più bella nonostante tutto. Noi ti porteremo sempre nel cuore, grazie ancora maestro, ci mancherai.
(Serena Malta)