Tantissime le richieste, con il rischio che non tutte vengano esaudite
13mila in Piemonte, 12mila in Puglia e complessivamente più di 100mila in pochissimi giorni, ma che stanno crescendo esponenzialmente. Sono i numeri delle domande inoltrate per usufruire del bonus psicologo, un piccolo aiuto per le persone che hanno riscontrato momenti difficili durante o dopo lo stato di emergenza dovuto alla pandemia di COVID-19. Cifre impressionanti, un vero e proprio “boom”, come titolano moltissime testate. Soprattutto perché il bonus è attivo da pochissimo tempo, dal 25 luglio per la precisione.
Per richiedere il bonus ed avere la possibilità di accedere a delle sedute psicoterapiche, la procedura è molto semplice. Ci si collega al sito dell’Inps e si immettono i propri dati ed il proprio Isee: si otterranno, dunque, 600 euro di bonus se si guadagnano non più di 15.000 euro annuali; 200 (quindi validi per sole quattro sedute, approssimativamente), se si arriva ad un massimo di 50.000 euro. Per richiedere il bonus, non c’è fretta: la scadenza è fissata al 24 ottobre.
Il problema è che il numero delle richieste è stato talmente alto che si stima che solo un quarto dei richiedenti riuscirà ad accedere alle sedute gratuite. Attualmente sarebbero 16mila le persone che potrebbero usufruirne, ma con il Decreto Aiuti Bis, nuove risorse – e quindi un accesso maggiore al servizio – saranno disponibili per i nostri cittadini.
Ma cosa mostrano tutte queste richieste del nostro paese? Difficoltà nell’iniziare una terapia, per mancanza di soldi o per paura, rifiuto ad aprirsi a persone vicine a noi e soggetti che versano in uno stato di grandissime preoccupazioni, ansia o stress. Il periodo storico, lo sappiamo, non è stato dei più semplici: una pandemia che per due anni ci ha esclusi dalla vita pubblica, dai legami affettivi, senza dimenticare lo spettro della recessione e l’ombra di una guerra sempre più vicina.
Un vero specchio delle problematiche che i cittadini affrontano ogni giorno in Italia sta proprio nel gran numero di richieste. Problemi d’insonnia, stress, ansia, difatti stanno emergendo con una dirompenza mai vista prima. In giovani e meno giovani.
Ma 600 euro o 200 bastano ad a dare sollievo alla mente del cittadino? Una seduta settimanale di un’ora da uno psicologo costa generalmente 50 euro. “Sicuramente ha acceso i riflettori su una grande questione sociale, che è quella della salute mentale – ci spiega una psicologa romana – ma la cifra è irrisoria, andrà a coprire una parte piccolissima della popolazione. Esistono delle politiche di assistenza pubblica, ma anche per queste mancano dei fondi. Tra l’altro, questo bonus servirà per sei-sette sedute circa, non verrà nemmeno stanziato una volta all’anno, ma una volta e basta, almeno per ora. Se una persona va da uno psicologo per disagi dovuti ad ansia o paura che si sono strutturati e stratificati in questi ultimi due anni, cioè dalla fine del primo lockdown, difficilmente riuscirà a farsele bastare”. Modi per avvicinare i nuovi pazienti alla terapia ci sarebbero. Ad esempio, il professionista potrebbe andare incontro al paziente abbassando per un periodo i costi o dilazionando le sedute, ma entrambe non sono soluzioni a lungo termine o adatte per tutti. Forse neanche giuste.
(Angelica Irene Giordano)