La nuova Legge di Bilancio prevede un incremento della spesa totale ammessa in detrazione. Ma cos’è il Bonus Mobili? Quali sono i requisiti per accedervi? A quanto ammonta l’importo massimo deducibile?
Uno dei tanti strumenti messi in campo dal Governo per rilanciare l’economia del Bel Paese, sono le detrazioni fiscali. Tra queste, grande spazio è stato dato alle deducibilità per spese di ristrutturazione edile estendibili anche al rinnovo del mobilio e di grandi elettrodomestici. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Il Bonus Mobili è godibile anche per gli acquisti che si effettuano nel 2021, ma può essere richiesto solo da chi realizza un intervento di rifacimento edilizio iniziato non prima del 1 gennaio 2020. Per gli acquisti effettuati nel 2020, invece, è possibile fruire della deduzione fiscale solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1 gennaio 2019. Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro (10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2020) riferito, complessivamente, alle spese fatte per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Se si eseguono lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari, il beneficio spetta più volte. Una guida completa si trova sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.
Per accedere al Bonus Mobili è quindi necessario aver prima eseguito un intervento edilizio strutturale che rientri nelle categorie manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, interventi a seguito di eventi calamitosi. I lavori di ristrutturazione devono essere regolarmente denunciati tramite pratica edilizia presso il proprio comune con Cila (Comunicazione di inizio lavori asseverata), Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o Dia (Denuncia di Inizio Attività). Questo è un aspetto fondamentale per capire la funzione dell’agevolazione: il Bonus Mobili, infatti, è a corredo del Bonus Ristrutturazione.
Rientrano negli acquisti compatibili con la detrazione mobili nuovi quali cucine, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.
È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi e altri complementi di arredo. Tra le spese da portare in detrazione invece si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni comperati.
Quanto agli elettrodomestici, è obbligatorio comunicare all’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) i dati relativi all’acquisto dei grandi elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile oggetto della ristrutturazione e per i quali si richiede il bonus. La comunicazione va fatta entro novanta giorni dalla data dell’acquisto sul sito web dell’ente.
Sono contemplati grandi elettrodomestici come frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
È importante ricordare che il bonus consiste nella decurtazione del 50% dell’Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi degli aventi diritto.
(Giuseppe Franchina)