A Maccarese, il treno della linea FL5, si ferma sul binario scorretto e la signora Monia, disabile in carrozzina, resta imprigionata nel vagone insieme a tutti i pendolari di quella tratta
Giovedì 23 luglio 2020, alla stazione di Maccarese-Fregene, il convoglio partito alle 9:12 da Roma Termini, arriva puntualmente sul binario 3, ma, questa volta, non è quello esatto. Infatti, sul treno in questione, c’è una persona con disabilità che ha regolarmente segnalato la sua presenza ed ha, tra l’altro, ricevuto l’assistenza prevista alla stazione capitolina. Purtroppo per un mancato coordinamento fra Sala Blu (il servizio di assistenza alle persone con ridotta mobilità disponibile in oltre 320 stazioni ferroviarie in Italia), RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ed il capo treno, la fermata non è stata effettuata sul binario 1, dove le persone disabili possono ricevere il supporto necessario, creando 40 minuti di disagio sia alla donna in carrozzina che a tutti i pendolari che usufruiscono quotidianamente di quella tratta. All’accaduto è presente il consigliere comunale e delegato ai Rapporti con RFI, Giovanni Ardita che ha così commentato il fatto: “Davvero uno scandalo che nel 2020 si verifichino ancora queste situazioni. I diritti delle persone più svantaggiate spesso vengono calpestati”.
Grazie anche al consigliere, Trenitalia propone due alternative: la prima è quella di proseguire per Ladispoli-Cerveteri dove la signora potrà prendere un altro convoglio che la riporterà a Maccarese ma questa volta sul binario corretto.
La seconda è, invece, quella di effettuare una manovra straordinaria per far sì che il treno possa spostarsi sul binario giusto.
Fortunatamente, scartata la prima macchinosa ipotesi, anche a seguito delle veementi proteste della protagonista della vicenda, Trenitalia autorizza la suddetta manovra e finalmente la signora Monia può scendere dal treno per andare a trovare la sua amica come era nei suoi programmi.
Tutto ciò è costato circa 60 minuti di ritardo per i pendolari, e conseguenti ritardi causati dall’improvvisato “stratagemma” usato per correggere il grossolano errore, ed una vera e propria odissea emotiva per la donna che, nonostante avesse seguito tutte le procedure di comunicazione preventiva a Sala Blu, si è trovata intrappolata sul vagone.
Trenitalia si è scusata per l’accaduto impegnandosi affinché questi “imprevisti” non accadano più.
(Giuseppe Franchina)