UILDM LAZIO onlus presenta la sua Biblioteca Vivente, volta ad eradicare stereotipi e pregiudizi attraverso lo strumento del confronto tra persone con qualunque tipo di diversità
“La vita assomiglia a un romanzo più spesso di quanto un romanzo assomigli alla vita” amava dire la scrittrice e drammaturga francese George Sand.
Esempio fruibile di questo pensiero sono le Biblioteche Viventi.
Questi interessanti e arricchenti eventi si svolgono in diverse città e spesso sono sostenute da associazioni molto presenti nel tessuto sociale del territorio.
Tra queste c’è UILDM LAZIO onlus, da sempre al fianco delle persone con disabilità ed attenta a tutti i temi sociali dei nostri tempi, che organizza, in collaborazione con Monk Roma e l’associazione Terra e Libertà, la sua Biblioteca Vivente a Roma.
La Biblioteca Vivente è nata come esperienza di dialogo interculturale per poter conoscere realtà di vita diverse dalla propria. Consente di sperimentare sulla propria pelle il superamento del pregiudizio nei confronti del “diverso da sé”, contribuendo a creare una cultura più aperta e disponibile al dialogo, che non discrimini le persone in base alla loro origine etnica, alla religione, alle convinzioni personali, al genere, all’orientamento sessuale, all’età o alla condizione di disabilità.
“Si tratta di uno strumento di animazione sociale – dichiara la stessa UILDM LAZIO onlus attraverso il suo comunicato stampa – che si avvale del potere generativo del dialogo per decostruire stereotipi e pregiudizi e, attraverso la relazione, offrire nuove prospettive che siano il frutto del reale incontro con l’altro”.
Una Human Library funziona come qualsiasi biblioteca: ci sono i libri da prendere in prestito, il catalogo dei titoli disponibili, i bibliotecari e una sala lettura con sedie e tavoli per la consultazione, e infine lettori e lettrici. I libri sono però persone in carne ed ossa che si assegnano un titolo a partire da un aspetto della propria identità, che spesso le porta a subire pregiudizi e discriminazioni. Ogni lettore può prenotare un libro a scelta dal catalogo per una conversazione di circa mezz’ora, durante la quale i libri raccontano la propria esperienza di vita rispondendo alle domande poste dai lettori.
La prima esperienza di Biblioteca Vivente è stata realizzata nel 2000 dall’associazione danese Stop The Violence e si è poi diffusa in Europa e nel resto del mondo. Nel 2005 il Consiglio Europeo ha elaborato un vademecum della Biblioteca Vivente a disposizione di associazioni e istituzioni comunali che volessero allestire nel proprio territorio questi eventi.
“Con questo evento – prosegue il comunicato stampa dell’associazione – la UILDM LAZIO si propone di dare voce a persone appartenenti a minoranze spesso discriminate, rese fragili da contesti sociali escludenti e iper-competitivi. Rifugiati, persone con disabilità, ex-detenuti, appartenenti alla comunità Rom e al mondo LGBTQ+: sono alcuni dei libri viventi che si metteranno a disposizione per raccontare la propria esperienza di vita a chi sceglierà di partecipare all’evento in qualità di lettore”.
La Biblioteca Vivente avrà luogo a Roma il 13 settembre, a partire dalle ore 17:00, presso il Monk, in via Giuseppe Mirri, 35.
(Giuseppe Franchina)