L’utilizzo della pet therapy si diffonde a Genova
La pet therapy, cioè la terapia tramite l’utilizzo di animali, ha continuamente dimostrato la sua capacità di migliorare la salute mentale e fisica delle persone.
Un nuovo inserimento di questa terapia sta avvenendo a Genova. Maki e Kaya, due amorevoli labrador, sono pronti a portare una ventata di gioia e speranza al Centro Residenziale e Semiresidenziale Disabili Asl 3 di Quarto. A partire dalla prossima settimana, questi affettuosi cani inizieranno le loro sessioni di pet therapy, grazie al prezioso supporto finanziario di Avo Genova.
L’équipe del centro cinofilo Sally Brown, composta da professionisti qualificati nell’ambito delle attività assistite con animali, guiderà Maki e Kaya in quest’avventura benefica. L’obiettivo è chiaro: sviluppare competenze attraverso la cura degli animali, potenziare le capacità relazionali e comunicative dei pazienti e accendere motivazione e partecipazione.
Valentina Rossi, Responsabile della SSD Centro Residenziale e Semiresidenziale Disabili Asl 3, spiega: “L’iniziativa, che prevede un incontro ogni quindici giorni, ha finalità ludico-ricreative e di socializzazione. Grazie a questo intervento, miriamo a migliorare la qualità di vita dei pazienti, seguendo le Linee Guida del Ministero della Salute”. Le sessioni coinvolgeranno i pazienti in attività con Maki e Kaya, creando un ambiente positivo e stimolante.
Maki e Kaya, sotto la guida attenta di addestratori e un medico veterinario esperto, lavoreranno a stretto contatto con gli specialisti in neurofisiopatologia, fisiatria e neuropsichiatria infantile, oltre che a fisioterapisti, infermieri e operatori sociosanitari.
Il Centro accoglie pazienti con disabilità cognitivo-motoria, già con l’obiettivo di promuovere il loro benessere e rispetto delle loro capacità e potenzialità. Grazie all’introduzione della pet therapy, il centro offre un’ulteriore opportunità di riabilitazione e di miglioramento della qualità della vita dei pazienti.
È stato infatti provato che la pet therapy riduce stress e ansia, aumenta la produzione di dopamina (associata a stati umorali felici), incoraggia l’interazione con altre persone, promette di ridurre il senso di solitudine e migliora concentrazione e fiducia in sé stessi. In più, è stato provato un abbassamento della pressione sanguigna grazie alla loro compagnia: insomma, un animale può davvero essere un valido e piacevole aiutante della nostra salute. L’arrivo dei due cani al Centro è un passo avanti verso il benessere dei pazienti, dimostrando ancora una volta quanto sia potente il legame tra gli esseri umani e gli animali. Grazie a queste preziose creature, la speranza e la gioia potrebbero diffondersi velocemente tra i corridoi del centro, portando un sorriso a chi ne ha più bisogno.
(Angelica Irene Giordano)