Fermo da quindici anni, il fondo per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, torna ad essere finanziato. Manca solo una firma
La lunga attesa. Un anno fa denunciavamo il fatto che da lungo tempo il fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati, non veniva finanziato. La buona notizia è che finalmente, dopo quindici anni, la situazione si è sbloccata.
Una Legge vuota. La Legge 13 del 1989 (“Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”), lo ricordiamo, è uno strumento normativo volto a garantire ai cittadini con disabilità motoria o sensoriale la piena fruizione degli immobili privati già esistenti. Una Legge preziosa ma svuotata della sua efficacia, non essendo finanziata e quindi privata di quel fondo a cui i suddetti cittadini avrebbero potuto attingere per sostenere le spese dei lavori di ristrutturazione delle proprie abitazioni.
Finalmente tornano i finanziamenti. La svolta arriva ora sotto forma di una sostanziosa iniezione di denaro: la Legge viene rifinanziata con 180 milioni di euro, come conferma la Conferenza Unificata, la quale ha approvato la proposta di riparto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, il quale firmerà il decreto interministeriale con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti.
Come riportato da Ingegneri.info, il riparto dei 180 milioni è il seguente:
Abruzzo 4,4 milioni, Basilicata 15,2 milioni, Campania 13,5 milioni, Emilia-Romagna 29,3 milioni, Lazio 19,2 milioni, Liguria 275 mila euro, Lombardia 25,3 milioni, Marche 11,3 milioni, Molise 1,1 milioni, Piemonte 25,7 milioni, Puglia 4 milioni, Sardegna 3,2 milioni, Sicilia 4,4 milioni, Toscana 2,9 milioni, Umbria 11 milioni, Veneto 8,4 milioni.
Ultimi passaggi. Rimaniamo in attesa della firma del Ministro Del Rio, cui seguirà la pubblicazione del decreto sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’entrata in vigore dopo quindici giorni.
Articolo di Manuel Tartaglia