“La cura per ogni cosa è l’acqua salata: sudore, lacrime, o il mare.” Karen Blixen
Questa frase di una famosa scrittrice norvegese racchiude una serie di articoli e interviste su quello che negli ultimi anni è diventata la nuova frontiera della subacquea: “disabilità e immersione”. Lo sviluppo di una didattica dedicata, HSA Italia, l’evoluzione tecnologica della attrezzatura e l’impegno di pionieri come il celeberrimo Aldo Torti, Presidente di HSA Italia, hanno permesso di aprire questo fantastico mondo delle immersioni subacquee anche a persone con diverse disabilità.
Ma questa opportunità, va precisato, non è soltanto per le persone con disabilità ma anche per i loro istruttori e accompagnatori subacquei in quanto l’addestramento specifico che ricevono permette loro di diventare degli ottimi sub oltre che a svolgere una importante funzione di inclusione sociale.
Insieme ad un gruppo di amici subacquei è nata una scuola subacquea per persone con diverse disabilità “CESENA in BLU ONLUS – La Subacquea Insieme”. Dopo alcuni corsi di addestramento e il conseguimento del brevetto da istruttore HSA Italia, inizia questa esperienza con ragazzi ipovedenti/non vedenti e con disabilità motorie. Ci sono, inoltre, diverse collaborazioni: con il Centro di Ipovisione dell’UO di Oculistica dell’Ospedale M.Bufalini di Cesena, riconosciuto come Centro di riferimento regionale dal 2005, è stato attivato il progetto “Toccare il Mare” tramite il quale i medici oculisti e le ortottiste hanno individuato i pazienti ipovedenti idonei e potenzialmente interessati a seguire un corso di formazione subacquea. Al termine del percorso formativo, i ragazzi disabili raccontano la propria esperienza nell’ambito di incontri periodici organizzati dalle ortottiste al fine di condividerla con i familiari e con altri pazienti. Questo percorso si inserisce nell’ambito dell’intervento riabilitativo che il Centro di Ipovisione interpreta in termini di riabilitazione globale: visiva, psicologica e sociale.
La psicologa del Centro monitorizza le eventuali ricadute positive nella vita quotidiana dei pazienti che hanno seguito il corso di subacquea in termini di maggiore autonomia e autocontrollo attraverso l’elaborazione di un questionario appositamente studiato (qui il resoconto della psicologa); INAIL e il CIP (Comitato Italiano Paralimpico) per il coinvolgimento di disabili motori;
Corso di Laurea per Terapisti della Riabilitazione – Università degli Studi di Bologna. Alcuni studenti hanno strutturato la tesi di laurea sulle tematiche riabilitative delle persone disabili in immersione.
Corso di Laurea per ISEF – Università degli Studi di Bologna. Si impartiscono lezioni specifiche sull’attività sportiva per disabili motori e sensoriali (ipovedenti e non vedenti) rivolte agli studenti del II anno del Corso di Laurea presso la sede di Rimini.
Il filo conduttore che accomuna tutte queste collaborazioni è la funzione riabilitativa che la subacquea può svolgere nelle persone disabili che la praticano, una funzione riabilitativa che incide sia sul corpo che sulla psiche: sul corpo, grazie al superamento delle barriere ambientali e conseguentemente di quelle relative alle disabilità motorie, e sulla mente attraverso il superamento delle paure e delle fobie.
La subacquea non assolve soltanto il compito di attività sportiva ma può anche diventare parte integrante nel programma riabilitativo dei pazienti con disabilità. L’approccio all’ambiente marino, che non è certamente semplice per il fatto di essere in totale antitesi al nostro habitat naturale, fa sì che sorgano nell’uomo numerose fobie e paure che possono condurre verso i nemici più pericolosi del subacqueo: lo stress, l’ansia e il panico. La gestione di questi fattori di stress durante l’immersione porta a una maggiore capacità di autocontrollo che si riflette nella vita di tutti i giorni generando così un percorso di crescita personale improntata ad una maggiore consapevolezza di sé e del mondo che ci circonda.
Questa settimana, “Ai Confini del Mondo” andrà sott’acqua. Dopo aver passato in rassegna ogni luogo possibile, si passa al mare. Precisamente all’attività subacquea: le persone con disabilità possono fare immersione? Lo scopriremo alle 15.30, come ogni martedì, in diretta sul nostro sito con Andrea Desideri, Giuseppe Franchina, Enrichetta Alimena e Kingsley Iverson.
Chiunque volesse intervenire durante la puntata può utilizzare una delle seguenti modalità:
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