La storia dell’Iran è un’affascinante serie di fallimenti ed effimeri trionfi, un susseguirsi di rari governanti illuminati e altri incompetenti e incapaci di assicurare la continuità del patrimonio ereditato. Da più o meno 30 anni, invece, l’Iran ha lottato per affermarsi come la prima teocrazia islamica al mondo. Nel passato, e fino alla seconda metà del XX sec. quando accadeva di raccontare la storia delle origini del proprio Paese, molti iraniani si servivano di miti oppure mescolavano i miti con la storia reale. Tutto ciò è frutto dell’influenza di grandi opere letterarie, come per esempio lo (Libro dei re), sulla popolazione.
Secondo le leggende popolari, più di una dozzina di dinastie reali hanno governato l’Iran, ognuna delle quali per un periodo di circa più di 2000 anni. I dettagli di queste dinastie sono riportati nell’Avesta, il libro sacro della religione zoroastriana. Oltre all’Avesta e allo Shahnameh, i nomi dei re e delle dinastie leggendarie sono riportate anche nei Veda e nel Mahabharata.
Dal punto di vista più prettamente storico, sebbene la data di arrivo dei primi abitanti in quello che oggi viene chiamato Iran sia sconosciuta e sia ancora motivo di discussione fra gli storici, gli studiosi ritengono che l’altopiano iranico sia popolato da almeno 15 mila anni. I primi abitanti furono cacciatori nomadi che gradualmente si dedicarono all’agricoltura e svilupparono degli insediamenti permanenti. Sialk, non lontano dalla periferia meridionale dell’odierna Tehran, è uno dei più antichi insediamenti conosciuti. Qui si sviluppò uno dei primi stadi della cosiddetta civiltà e si verificarono significanti progressi nell’architettura e nell’espressione artistica. Le antiche ceramiche di Sialk, con il loro motivi geometrici e astratti, hanno infatti un aspetto molto moderno.
La prima grande civiltà dell’Iran nel periodo preistorico fu quella dell’Elam, la pianura alluvionale della Susiana delimitata dai monti Zagros a sud-ovest del Paese, conosciuta oggi come provincia del Khuzestan e menzionata a più riprese nella Bibbia. Shush(Susa), la capitale elamita, è un sito che comprende dozzine e dozzine di periodi archeologici successivi, che culminano nell’età d’oro del XIII sec. a. C. quando l’Elam dominava tutto l’Iran occidentale, oltre che la valle del Tigri e la maggioranza della regione del Golfo Persico.
Gli Elamiti raggiunsero il loro potere attraverso un sistema di governo federale illuminato che permetteva ai diversi stati di scambiare fra loro le risorse naturali proprie di ogni regione. Il sistema elamitico di ereditarietà e distribuzione del potere era anche abbastanza sofisticato per il tempo, dal momento che assicurava che il potere fosse suddiviso e portato avanti attraverso diverse linee familiari. Riuscirono addirittura a sconfiggere gli Assiri, portando in trionfo la famosa pietra con l’iscrizione del Codice di Hammurabi, una copia della quale si trova nel Museo Nazionale dell’Iran, mentre l’originale è conservata al Museo del Louvre di Parigi. (Fonte: superevaguide.it)
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