In occasione della Giornata Mondiale per l’Accessibilità Digitale, Airbnb ha annunciato il nuovo progetto “Accessibilità in Viaggio #HUMANNEEDS“, nato dalla cooperazione con Diversity e migliorato dal sodalizio con Fish Onlus
L’Italia si appresta ad affrontare l’estate 2021 con rinnovata speranza finanziaria grazie alla campagna vaccinale mondiale, che dovrebbe favorire il turismo internazionale, categoria economica che contribuisce al Pil (Prodotto Interno Lordo) nazionale con circa 93 miliardi di euro. Secondo Istat, infatti, le attività connesse al turismo in Italia valgono il 6% del Pil del Bel Paese.
In questa prospettiva si incastona perfettamente il progetto “Accessibilità in Viaggio #HUMANNEEDS“, proclamato il 20 maggio in occasione della Giornata Mondiale per l’Accessibilità Digitale. #HUMANNEEDS, concepito da Airbnb, la comunità di host (in inglese, colui che ospita), e sviluppato in collaborazione con Diversity, no profit impegnata nel promuovere la cultura dell’inclusione. Il progetto, che vede anche la partnership con Fish Onlus (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ha l’obiettivo di promuovere il turismo accessibile come opportunità etica ed economica, aiutando anche a sfatare alcuni luoghi comuni.
Spesso, di fatto, gli alloggi accessibili sono ricondotti a luoghi privi di fascino e design. Per sfatare, ad esempio, questo falso mito, è stata creata una speciale selezione di case da sogno, disponibili su Airbnb: queste hanno tra le loro caratteristiche l’assenza di barriere architettoniche, che le rende così perfette per ospitare persone con mobilità ridotta.
Un altro interessante aspetto presente nel progetto, è quello dell’ospitalità. Airbnb ha pensato, infatti, alla “Guida all’accoglienza accessibile” (disponibile a questo link). Creata da Diversity e firmata dalla blogger Valentina Tomirotti, alias Pepitosa in Carrozza, la guida si colloca come prezioso strumento di lavoro per le/gli host Airbnb, ma anche come lettura di approfondimento per chiunque desideri avvicinarsi ai temi della disabilità e dell’accessibilità. A questo proposito, sono previsti degli incontri di formazione a cura di esperti individuati dalla federazione e rivolti alla community Airbnb sul tema dell’accoglienza accessibile, insieme a degli appuntamenti di confronto tra la community Airbnb e la community Fish per fornire gli strumenti utili per diventare host. Inoltre, alcuni degli associati Fish testeranno alloggi ed esperienze per fornire utili indicazioni ad Airbnb su come continuare a migliorare la ricezione delle persone con disabilità.
“Questa collaborazione che nasce oggi con Airbnb – dichiara il presidente della Fish, Vincenzo Falabella – va nella direzione della cultura turistica dell’accessibilità, che significa porre al centro dell’esperienza di viaggio la persona con disabilità non soltanto attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche e sensoriali, ma anche sociali e culturali”. “In questo senso, – prosegue Falabella – è una partnership che sicuramente potrà servire ad evitare ed arginare atti discriminatori nei confronti di persone con disabilità quando viaggiano, e più in generale, a combattere quella visione abilista tanto diffusa nella società, la quale presuppone che tutte le persone abbiano un corpo abile”.
(Giuseppe Franchina)