Il 15 marzo 2015 si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale del Servizio Sociale, istituita nel 2008 e promossa dall’IFSW (Federazione Internazionale dei Lavoratori Sociali), dall’AISSW (Associazione Internazionale delle Scuole di Servizio Sociale) e dall’ICSW (Consiglio Internazionale sul Welfare Sociale). Scopo della ricorrenza è sensibilizzare gli assistenti sociali, gli studenti e i docenti sull’importanza di un’organizzazione come quella delle Nazioni Unite, che presenta una forte affinità con la mission del servizio sociale, e rendere visibile ai leader delle Nazioni Unite la rilevanza del servizio sociale nel mondo.
Abbiamo chiesto ad Antonio Bellicoso, direttore del portale SOS Servizi Sociali Online, di spiegarci l’importanza di questa disciplina. “E’ fondamentale sottolineare – risponde – che la specificità del campo di intervento della professione sociale, in un contesto relazionale ed empatico e nel rispetto dei principi deontologici e delle garanzie giuridiche, anche coordinandosi con altri professionisti, è quella di aiuto, di affiancamento e di accompagnamento caratterizzati da una logica processuale e progettuale, personalizzati ed individualizzati. Il sostegno che pone in essere l’assistente sociale consiste da un lato in percorsi di superamento autonomo dei problemi e dei bisogni o degli stati di disagio, di esclusione, di marginalità che limitano e condizionano il processo emancipativo, e dall’altro di promozione della migliore qualità di vita. Infatti, tradizionalmente il servizio sociale interviene sui problemi sociali generati da una relazione distorta, carente, assente o patologica tra la persona e il suo ambiente. Il concetto di fondo è che il servizio sociale non ha come obiettivo il cambiamento della persona né il cambiamento della realtà sociale indipendentemente dalle persone che lo compongono, bensì la modifica della persona nella misura in cui ciò sia necessario perché possa incidere nella realtà sociale per la soluzione dei suoi problemi”.
Una figura fondamentale, dunque, quella dell’assistente sociale. Ciononostante, in Italia non le vengono riservate le giuste attenzioni e risorse. Ci traccia il quadro Furio Panizzi, assistente sociale presso l’Inail: “Purtroppo a causa delle continue riduzioni di fondi nelle ultime finanziarie il servizio sociale non gode di buona salute, sia a causa del sotto organico che spesso le amministrazioni pubbliche hanno di questa figura, sia per l’esiguo budget economico che viene concesso agli assistenti sociali per lavorare per progetti con gli utenti in situazione di disagio e il conseguente taglio economico a prestazioni e servizi ai Comuni e Municipi (sempre meno ore di assistenza domiciliare a disabili, anziani e minori) o per poter progettare percorsi di inserimento lavorativo, accoglienza a immigrati richiedenti asilo, progettazione di edilizia sociale. E’ come se ad un chirurgo togliessero la sala operatoria, gli strumenti e materiali per operare e i collaboratori. L’Ordine degli assistenti sociali ha più volte scritto al Governo senza avere spesso alcun risultato. Nessun Governo negli ultimi venti anni ha voluto fare una seria riforma in tal senso. Ci ha provato Livia Turco con la Legge 328 del 2000, ma a livello regionale non si è concretizzata. Anche la riforma del Jobs Act pare si sia fermata, come spesso anche le forme di sostegno al reddito di cittadinanza e questo ha creato la peggior crisi del welfare di tutti i tempi, dove i cittadini spesso non hanno neanche più fiducia negli assistenti sociali”.
Tornando alla celebrazione di quest’anno, Antonio Bellicoso ci ricorda che
Il tema è: ‘Promuovere la dignità e il valore dei Popoli’. SOS quest’anno aderisce alla Giornata Mondiale del Servizio Sociale con un podcast speciale, dal titolo: ‘Con i diritti nel sociale, si cresce!’, che andrà in onda in diretta su Web Radio SOS il 15 marzo 2016 alle ore 21:00. Oppure attraverso l’app Servizi Sociali Online per smartphone”.
La giornata parte ogni anno nel mese di marzo nelle storiche città di Vienna e Ginevra e tutte le iniziative si possono trovare su http://ifsw.org. Nel mondo le iniziative sono davvero tante, qui di seguito ne riportiamo solo alcune previste in Italia: Piemonte – Sardegna – Veneto - Calabria – Pisa. Anche l’Associazione di Docenti di Servizio Sociale ha la sua iniziativa. A Roma ci saranno due eventi, una al Palazzo Valentini con l’Ordine Assistenti Sociali e le università romane e uno promosso dall’Uepe. Gli hashtag della Giornata sono #wswd2016 e #assistentisociali.
Gli operatori del settore si augurano che manifestazioni come queste possano far luce su un mestiere difficile e spesso bistrattato anche dai media, come denuncia Furo Panizzi: “Ad oggi gli assistenti sociali sono lasciati spesso soli e se ne parla solo quando accadono fatti eclatanti, al che si appiccica loro la solita etichetta di ‘ladri di bambini’, tanto per fare un esempio, senza andare a conoscere ciò che veramente è accaduto”.
Articolo di Manuel Tartaglia