Consumare salumi, insaccati e ogni genere di carne lavorata può causare il cancro e probabilmente anche mangiare carne rossa: l’allarme arriva dall’Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, parte dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità. Il rapporto dell’Iarc, redatto sulla base di oltre 800 studi precedenti sul legame tra una dieta che comprenda le proteine animali e il cancro, conferma dunque le attuali raccomandazioni “a limitare il consumo di carne”. Lo studio, anticipato nei giorni scorsi dal Daily Mail, include la carne di maiale tra la carne rossa, insieme a quella di manzo, vitello, agnello, pecora, cavalli e capre.
Al giudizio finale, si legge nel documento,si è arrivati dunque dopo aver revisionato tutti gli studi in letteratura sul tema. “Il gruppo di lavoro ha classificato il consumo di carne lavorata nel gruppo 1 in base a una evidenza sufficiente per il tumore colorettale. Inoltre è stata trovata una associazione tra consumo e tumore allo stomaco. La possibilità di errore non può invece essere esclusa con lo stesso grado di confidenza per il consumo di carne rossa”. Gli esperti hanno concluso che per ogni porzione di 50 grammi di carne lavorata consumati al giorno il rischio di cancro del colon-retto aumenta del 18%. Ma lo stesso legame è stato osservato con i tumori del pancreas e alla prostata.
Nella nuova puntata di “Felici a Tavola” tratteremo le conseguenze di tale ricerca: eccessivo allarmismo o semplice prevenzione? Andrea e Fabio vi aspettano come ogni giovedì sul sito www.finestraperta.it, a partire dalle 11.30.
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