PIACERE, UILDM LAZIO!
In occasione della Settimana delle Sezioni 2015, facciamo un giro nella sede della Uildm Lazio per conoscere alcune delle tante persone coinvolte nelle attività dell’Associazione.
A cura di Angelo Andrea Vegliante e Manuèl
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UNA CARROZZA PER DUE: ALESSANDRA E MASSIMILIANO DI GORIZIA
Molti soci Uildm li avranno notati durante le Assemblee Nazionali, sempre insieme sulla carrozzina di lei, adibita a “dare un passaggio” anche a lui. Sono Alessandra e Massimiliano, rispettivamente presidente e vicepresidente della Sezione Uildm di Gorizia. Quando chiediamo loro cosa fanno in Associazione, ci rispondono che tutti hanno un ruolo ben definito, ma si cerca di essere complementari uno all’altro. “Diremmo quasi che siamo la mente ed il braccio dell’Associazione – spiegano -, mentre il cuore sono tutti i cinquantacinque associati e volontari”.
Vogliamo saperne di più sulla Sezione di Gorizia e sul ruolo di Alessandra e Massimiliano. “La nostra è un’Associazione rinnovata da pochi anni – dicono – e cerchiamo di realizzare tutti quei servizi che mancano o sono carenti sul territorio. Cerchiamo di sensibilizzare la collettività, partendo dalle scuole. Andiamo a raccontare a bambini e ragazzi, con le nostre testimonianze dirette, quella che è la diversità derivante dalle malattie neuromuscolari. Cerchiamo di far capire che la disabilità non deve far paura, ma che, anzi, è un valore che arricchisce tutti. Ecco perché il nostro motto è: ‘Diversi o uguali, siamo tutti speciali’. Abbiamo da poco attivato un corso di fisioterapia con tre fisioterapiste debitamente formate, svolgiamo servizi di trasporto per chi ha bisogno e spingiamo sul territorio per il diritto alla vita indipendente degli individui con limitazioni gravi o gravissime che, nonostante ciò e grazie all’assistente personale, riescono ad essere padroni della loro vita e ad autodeterminarsi. Fondamentale per questo obiettivo è il servizio di peer counselling che offriamo ai nostri associati disabili e a quanti ne siano interessati. Riteniamo che nessuno meglio di un disabile, che si è già trovato di fronte alle problematiche di vita legate alla diversità, possa aiutare e supportare una famiglia o una persona disabile che deve intraprendere un percorso di vita ‘diverso’, ma ugualmente degno di essere svolto. Attuiamo progettualità per l’inclusione sociale e la sottrazione all’emarginazione, che sono il sale della vita associativa. Per questo portiamo i nostri soci per mare con corsi di vela su imbarcazioni bi-posto di classe Dream assieme a istruttori qualificati, teniamo corsi di informatica di base e avanzati e realizziamo sistematicamente salutari momenti culturali di gruppo, organizzando visite di città e musei anche fuori regione e oltre confine”.
Quanto è radicata sul territorio la Uildm Gorizia? “Copriamo tutto il territorio della provincia – ci spiegano -. Le nostre attività e servizi si svolgono nell’ambito dell’Isontino”.
Chiediamo, infine, ai nostri amici di lanciare un messaggio in occasione della Settimana delle Sezioni, e la risposta non tarda ad arrivare: “Vogliamo far sapere alle persone bisognose che non sono da sole, che dove non arrivano le istituzioni, noi, assieme tutti, ce la faremo! Da soli si sopravvive, assieme si va lontano. Certo, l’impegno e la responsabilità sono tanti, ma noi continueremo ad essere presenti sul territorio ed ad operare per garantire a tutti il diritto alla vita, al lavoro, alla salute e alla piena inclusione sociale”.
A cura di Andrea Desideri
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FABIO PIRASTU DELLA SEZIONE DI PAVIA: 100% UILDM
Uno dei personaggi più attivi a livello locale – e non di meno a livello nazionale – di casa Uildm è certamente Fabio Pirastu. Al suo terzo mandato come presidente della Sezione di Pavia, ha svolto anche un periodo da consigliere in Direzione Nazionale. “Il mio lavoro – ci racconta – consiste essenzialmente nell’essere al 100% Uildm. Riuscire sia dal punto di vista politico, sia dal punto di vista sociale a dimostrare quanto un diritto applicato possa essere la nuova svolta per permettere ad una persona con disabilità di essere partecipe alla vita della propria comunità, credo sia il succo concentrato di tutto quello che è il mio impegno in Sezione“. In concreto si occupa della progettazione e della gestione del servizio civile. Partecipa, inoltre, anche a tutti quei tavoli istituzionali che sono necessari alla tutela dei diritti”.
Chiediamo a Fabio come definirebbe la propria Sezione. “La Uildm Pavia – risponde – va sicuramente definita come Organizzazione di Volontariato. È una sezione non eccessivamente grande, non mi piace dire piccola! La conduzione è data principalmente a persone che hanno competenze rispetto alle responsabilità che si sono decisi di prendere. Ciò che non manca mai però è la voglia di ascoltarsi l’uno con l’altro e la voglia di ‘contagiare’ le proprie idee con quelle degli altri soci”.
Cosa fa la Uildm Pavia sul territorio per le persone affette da patologie neuromuscolari o più in generale per i cittadini? “Uildm Pavia sul territorio, oltre ad offrire assistenza e percorsi di avviamento all’indipendenza (intesa come crescita dell’autodeterminazione) sette giorni su sette presso il domicilio dei soci con disabilità, ha attivato il suo percorso sportivo con la nascita della squadra di hockey su carrozzina elettronica; ha attivato un laboratorio teatrale inclusivo ed un percorso di mantenimento della mobilità in acqua. All’interno delle attività, ovviamente, sosteniamo gli accompagnamenti nei luoghi di ricreazione, studio e cura con i nostri mezzi attrezzati. Grandissimo lavoro viene anche fatto dal punto di vista della tutela dei diritti per le persone con disabilità e per la promozione di buone prassi che possano permettere, in un futuro prossimo, a tutti di essere cittadini della propria comunità. Abbiamo dotato la città di un sollevatore per l’ingresso in acqua, abbiamo lavorato ai tavoli istituzionali per far sì che una scuola superiore venga dotata di un sollevatore, siamo parte importante dello sportello antidiscriminazioni e delle consulte (abbattimento barriere architettoniche e volontariato) della nostra città.
Insomma, sono molti i progetti di sensibilizzazione sul territorio per cercare di far crescere la cultura dell’inclusione. Uno su tutti: il progetto GiocAbile, che porterà a trasformare un’area ludica in un parco giochi inclusivo in cui esistono giostre accessibili anche bambini su sedia a ruote.
Una parola per definire il senso della Settimana delle Sezioni? ” Il senso va ricercato nella parola ‘mostrare’. Per molto tempo abbiamo lavorato esclusivamente sulle nostre priorità cercando di raggiungere obiettivi riferiti ai singoli. Mostrando al nostro territorio quanto in realtà siamo riusciti a fare finora e quanto insieme possiamo fare, potremmo trovare un trampolino per tagliare diversi traguardi”.
Chiediamo a Fabio Pirastu, in conclusione, di lanciare un messaggio a chi ci legge, e la risposta arriva senza dubbi: “Non fermiamoci! Con tutti e l’energia dell’unione potremo continuare a raggiungere i nostri obiettivi”.
A cura di Manuèl
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MODENA PRESENTE: STEFANIA PEDRONI E LA VOGLIA DI LIBERTA’
Continua il nostro viaggio all’interno delle diverse Sezioni Uildm. Oggi facciamo la conoscenza di Stefania Pedroni, la quale rappresenta la Uildm Modena.
Stefania, benvenuta a FinestrAperta.it. Com’è venuta in contatto con la Uildm Modena e che ruolo ricopre attualmente all’interno della stessa?
Grazie per l’ospitalità! Conosco la Uildm dal lontano 1986, quando mi fu diagnosticata per la prima volta la distrofia muscolare. Se la memoria non mi inganna, venni a sapere della sua esistenza dal neurologo da cui ero seguita, il dottor Luciano Merlini. Ho ricordi frammentari di fotografie del dottor Merlini (probabilmente sulla rivista DM), durante momenti di ritrovo per il piacere di stare insieme, aggregarsi e condividere emozioni, informazioni scientifiche, esperienze di persone affette dalle stesse difficoltà quotidiane e dei loro familiari. Ricordo che da lontano e attraverso la barriera protettiva rappresentata dalle pagine del giornale, seguivo le lotte, le campagne di raccolta fondi, le giornate informative, le lente scoperte scientifiche, senza capire in che modo potessi entrare in quel mondo e in quella che mi sembrava una grande sofferenza. Sono venuta in contatto per la prima volta con la Sezione di Modena partecipando, insieme alla mia fisioterapista, a un incontro organizzato in sede sugli ausili inerenti le difficoltà respiratorie che questa malattia comporta, tenuto dal dottor Garuti. In quell’occasione sentii di voler far parte di qualcosa che poteva comprendere come mi sentivo, cosa vivevo e che poteva darmi informazioni su come potevo organizzare la mia quotidianità. Decisi di iscrivermi per cercare tutto questo. Ma inizialmente rimasi ancora nell’ombra. Mi arrivavano il giornale della Sezione, gli inviti alle cene, all’Assemblea dei Soci. Mi interessava soprattutto la ricerca scientifica, ma non partecipavo attivamente. Poi, in un periodo in cui avevo deciso di aprirmi alla vita, arrivò una comunicazione un po’ diversa rispetto alla solita assemblea dei soci: si chiedeva la disponibilità di persone giovani e nuove, per cambiare i membri del direttivo, perché la Direzione Nazionale aveva modificato le regole. Decisi che era venuto il momento di uscire dall’ombra, telefonai e mi candidai. Volevo rappresentare una zona spesso dimenticata della provincia di Modena: l’Appennino, il luogo dove risiedo. Mi sono presentata ai soci e sono stata eletta. Il Consiglio Direttivo mi ha poi offerto l’incarico di Vicepresidente. Ho accettato! Sapevo che non sarebbe stato facile imparare… Non avevo esperienza della vita di una Sezione, ma avevo tanto impegno, volontà e desiderio di fare finalmente qualcosa di concreto. E ora ne avevo l’opportunità. Qualcosa ho imparato, mi sono messa in gioco, ho attivato la mia rete sociale e ne ho costruita altra, ma la strada è ancora lunga.
Quanto ha inciso la Uildm Modena nella Sua vita?
Da quando sono entrata a far parte del Direttivo, ho scoperto un mondo! Soprattutto ho scoperto le altre Sezioni, andando all’Assemblea Nazionale, frequentando altri momenti istituzionali, partecipando alle attività organizzate dalle altre Sedi, frequentando il corso di Soundbeam. Ho conosciuto persone in gamba che, come me, avevano progetti, sogni e che tentavano di realizzarli semplicemente provandoci, organizzandosi, facendo gruppo. Mi sono sentita a casa. La scorsa estate volevo visitare il sud, ho contattato i ragazzi delle Uildm di Cicciano e Ottaviano per chiedere se potevo passare a salutarli e mi hanno pianificato bellissime vacanze accessibili. Non solo mi hanno consigliato i posti senza barriere architettoniche, visite accessibili, hotel. Ma mi hanno predisposto un pranzo di benvenuto e una cena di addio in sede. E’ stato emozionante!! E di nuovo quella sensazione di essere in famiglia. Dopo aver saputo del viaggio, mi hanno offerto la stessa ospitalità e disponibilità anche le Uildm di Napoli e Mazara del Vallo, per promuovere le loro bellezze. Chissà se riuscirò a coronare anche questo piccolo sogno…
Pedroni: “Con la Uildm mi sento a casa”
La vostra Sezione propone i servizi di consulenza genetica e neurologica. In cosa consistono queste attività? Ce ne sono altre che promuovete?
Il dottor Sergio Fini, Vice Presidente della Sezione e genetista, offre consulenza in campo genetico alle persone o famiglie con presenza di soggetti con patologie neuromuscolari, informazioni aggiornate sugli sviluppi della ricerca, possibilità di realizzare indagini a scopo preventivo e diagnostico. Il servizio di consulenza neurologica, erogato dalla dottoressa Manuela Tondelli, neurologa, prevede consulenze, visite specialistiche neurologiche, valutazione, referti clinici, orientamento ai servizi sanitari del territorio, informazioni, attività di coordinamento sanitario interno. Tra le altre attività promosse dalla nostra Sezione, vi è il Progetto Libera il tuo respiro, monitoraggio telematico pressoché settimanale di dodici pazienti selezionati. Avendo sempre l’aggiornamento sulla condizione clinica del paziente, nel momento in cui c’è qualche cambiamento anomalo e alcuni valori sono troppo elevati, la fisioterapista respiratoria e/o il pneumologo riescono a intervenire in modo tempestivo. Il servizio di fisioterapia a domicilio (gratuito) rappresenta quello più impegnativo, anche dal punto di vista economico e organizzativo. Il trattamento riabilitativo fisioterapico adeguato all’età, alle condizioni cliniche della persona ha lo scopo non di riabilitare, recuperare, ma di mantenere le funzionalità di cui ancora la persona dispone. Le fisioterapiste, impegnate in base alla loro disponibilità di tempo, sono sei e le persone seguite quindici. Abbiamo attivato una collaborazione con la dottoressa Nicoletta Pirondini, fisiatra che effettua visite a pazienti afferenti alla nostra Sezione. Forniamo inoltre un servizio di trasporto per persone con disabilità, utilizzando in Doblò attrezzato per una carrozzina, concesso in comodato gratuito e guidato da due volontari, Felice e Villiam, sempre generosamente disponibili. La Sezione di Modena ha concesso il patrocinio al Convegno organizzato dalla Clinica Neurologica del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense di Baggiovara: Workshop Strategie Terapeutiche nelle malattie neuromuscolari. Per il quarto anno consecutivo abbiamo organizzato un convegno di aggiornamento clinico-molecolare sulla distrofia facio-scapolo-omerale.
Il Comune di Modena lavora positivamente per l’accessibilità e l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa delle persone con disabilità? E la Uildm Modena collabora con l’Amministrazione comunale?
I rapporti con l’Amministrazione comunale sono buoni e di carattere collaborativo. Il Comune di Modena concede alla Uildm i locali in cui ha sede, ha da sempre sostenuto la nostra Associazione e dato voce alle nostre idee. Ci permette di pubblicizzare la maratona per il Telethon, ospitandoci per la Conferenza stampa sulle iniziative organizzate a Modena e provincia per raccogliere fondi. Lo scorso anno il nostro testimonial è stato l’astronauta Maurizio Cheli, che sono riuscita a contattare grazie al fatto che il suo paese natale è anche il mio: Zocca (Mo). Ho stretto una collaborazione anche con il Gruppo Alpini, che ci aiuta con la loro presenza a coprire i turni dei volontari nei nostri banchetti. Da anni è in atto un ottimo rapporto con un Istituto Tecnico Biotecnologie Sanitarie – Liceo linguistico, in cui nelle classi quarte viene svolto un lavoro di riflessione e sensibilizzazione sui temi della disabilità. Il punto di partenza di questo progetto è rappresentato dal concerto, tenuto in occasione del Telethon, dal gruppo musicale I delfini, formato da giovani con disabilità. Il Comune di Modena concede gratuitamente il Teatro La Tenda per il concerto. Alcune studentesse della scuola, in alcune occasioni (Telethon), si prestano come volontarie o sono di aiuto a una nostra socia che gestisce per conto di una cooperativa un negozio. Il materiale prodotto dagli alunni viene raccolto alla fine dell’anno in un dossier sempre molto interessante. Esiste con il Comune un accordo (Uildm, Ashm, Anffas) per la gestione delle vacanze a Pinarella di Cervia in agosto, a cui possono partecipare persone con disabilità residenti nel Comune di Modena. La Fondazione Vita Indipendente di cui la Uildm è socia fondatrice, ha accolto e sostenuto il nostro progetto Vicinanza attiva (anche DM ha dedicato una pagina a questa iniziativa). Abbiamo ottimi rapporti con il Centro Servizi per il Volontariato del Comune di Modena: siamo soci fondatori della Associazione di 2° livello che gestisce il centro. Nel 2014 siamo riusciti a fare qualche progresso nel campo della comunicazione, abbiamo pubblicizzato di più le nostre iniziative e i nostri progetti, avvalendoci della collaborazione di una giornalista del Centro Servizi per il Volontariato. Nell’ambito delle barriere architettoniche abbiamo svolto delle indagini su tutti gli hotel della città di Modena, che hanno portato alla guida agli hotel accessibili: Muoversi nella città di Modena – aggiornata tre anni fa.
Quest’anno è stata istituita la prima edizione della Settimana delle Sezioni Uildm e Lei è presente nella campagna di comunicazione. In che modo è stata coinvolta?
Un po’ per caso, un po’ per gioco. Mi hanno chiesto perché faccio parte di Uildm, cosa mi ha spinto a entrare in Uildm e cosa ho trovato. Ho risposto alla domanda e quello che ho detto è piaciuto. Cercavano testimonianze, volti, espressioni che rappresentassero la voce, l’essenza della nostra Associazione e io mi sono prestata volentieri, perché credo in questa famiglia allargata. Sento la forza di chi ci ha creduto prima di me. Forse hanno sentito la mia convinzione e la mia tenacia.
Come sta lavorando la Uildm Modena in occasione di questa Settimana e dove saranno collocati i banchetti solidali?
La Settimana delle Sezioni purtroppo coincide con la settimana del Convegno annuale sulla Distrofia facio-scapolo-omerale, per cui quest’anno non siamo riusciti a organizzarci con le nostre solite forze volontarie. Collocheremo solamente due banchetti solidali: uno all’interno della Coop di Formigine e un altro al convegno stesso, che si terrà presso la Camera di Commercio di Modena, in via Ganaceto, 134. Se non verranno richiesti tutti i gadget, quelli rimanenti verranno riproposti alla Sagra della castagna di Zocca, iniziativa promossa dalla Proloco, che vede il passaggio di migliaia di visitatori.
Da espressione grafica a creazione fisica. La farfalla diventa il simbolo anche della Settimana delle Sezioni Uildm. Cosa indica per Lei il caratteristico gadget?
La libertà. Le ali. Le ali che portano verso la libertà. Libertà di sognare quello che ci fa stare bene (ho scoperto che a volte i sogni si avverano: pensavo di non poter più passeggiare per i boschi e invece hanno inventato joelette, la sedia che permette alle persone con disabilità di affrontare le strade più impervie; pensavo di non poter più sciare e mi hanno detto che esiste una sedia con gli sci), libertà di volare verso posti sconosciuti (sempre più accessibili anche grazie alle nostre battaglie per abbattere le barriere architettoniche), di esprimere quello che siamo (a parole, per iscritto, persino con la musica). E ali per raggiungere gli altri e farci contagiare dalla loro gioia o condividere la solitudine in modo da sentirla meno pesante.
Pedroni: “La Farfalla della Solidarietà è sinonimo di libertà”
Quali sono i risultati che spera di ottenere attraverso questa campagna?
La Uildm è stata la madre di molte Associazioni che da lei hanno preso forza, energia, nutrimento per spiccare il volo e, come si auspica per i propri piccoli che diventano grandi, fare strada nel mondo. Questa campagna spero possa dare visibilità a mamma Uildm, ancora molto, forse troppo sconosciuta sul territorio nazionale a persone diverse da quelle che solitamente collaborano con le sedi locali. Sarebbe importante acquisire visibilità, farci conoscere, far sapere che ci siamo, che stiamo organizzando tante attività e che per questo abbiamo bisogno della solidarietà di tutti. Allo stesso tempo con questa campagna credo sia importante anche arrivare ad altre persone con distrofia muscolare che, forse come me all’inizio, avrebbero voglia di relazionarsi con persone che vivono difficoltà quotidiane simili o che desiderano informazioni, aggiornamenti sulla ricerca clinica, cercano soluzioni a piccole necessità (a cui molti di noi hanno già trovato risposte), ma non sanno che ci siamo.
A cura di Angelo Andrea Vegliante
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PERCHE’ DONARE? ANNALISA DEL PICCHIA DELLA UILDM LAZIO CI DA’ QUALCHE BUONA RAGIONE
Quella laziale è una delle più grandi sezioni Uildm d’Italia. Fornisce ai suoi utenti molti servizi, alcuni di carattere medico e riabilitativo, altri più incentrati sull’inclusione sociale e sulla difesa dei diritti. Tutto questo è possibile grazie al prezioso operato dei volontari e alle donazioni di chi decide di sostenere l’Associazione. Di questo aspetto si occupa in Uildm Lazio Annalisa Del Picchia, responsabile dell’Ufficio Fundraising, che ci racconta: “Il mio lavoro consiste nel raccontare alle persone le attività che la Uildm svolge ogni giorno e soprattutto gli obiettivi raggiunti dal 1967 nel migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. Gli ostacoli da affrontare per poter abbattere le barriere architettoniche e culturali nel nostro paese sono tanti e ancora molti i diritti da far valere e per cui battersi. Per questo ogni giorno collaboro con cittadini, aziende, fondazioni e altre Associazioni, per cercare fondi, beni materiali e tempo dei volontari per poter realizzare azioni, attività e servizi che la Uildm offre gratuitamente alle persone con disabilità”.
Proprio oggi prende il via l’edizione 2015 della Settimana delle Sezioni, di cui Annalisa ci ricorda l’importanza:”La giornata delle farfalline della solidarietà Uildm è ormai giunta alla sua undicesima edizione ed è diventata un appuntamento fisso per coloro che già ci conoscono e che sono nostri sostenitori: per loro è l’opportunità per ricevere aggiornamenti sul nostro operato, sulle scoperte scientifiche e per salutare volontari e amici dell’Associazione. Stare nelle piazze, in mezzo alla gente, ci dà anche l’opportunità di avvicinare persone che non sanno chi siamo ed informarle sulle malattie genetiche e sulla nostra mission e comunicarla attraverso la voce di tanti volontari, che possono raccontare la loro esperienza sul campo. Sensibilizzare le persone sulla diversità è uno dei nostri obiettivi e non ultimo riuscire a raccogliere i fondi necessari a portare avanti le attività dell’Associazione”.
Le donazioni ricevute serviranno a finanziare l’assistenza domiciliare che la Uildm Lazio offre a circa cento trenta utenti grazie ad una equipe di assistenti sociali e ai volontari formati e preparati per sostenere attività della vita quotidiana di persone con disabilità e delle loro famiglie. Tutti ottimi motivi per rimanere vicini all’Associazione e continuare a lottare al suo fianco perché, come la stessa Annalisa ci ricorda, “Un contributo, che sia piccolo o consistente, è fondamentale per sostenere i ricercatori che lavorano per trovare una cura per la distrofia muscolare e per aiutarci a migliorare la qualità della vita di molte persone con disabilità attraverso la riabilitazione psicofisica e la partecipazione ad attività che favoriscono l’integrazione sociale”.
Per contattare l’Ufficio Fundraising e avere informazioni più dettagliate su come ottenere le Farfalle della Solidarietà, chiamare il numero 06 6635757 o scrivere a fundraising@uildmlazio.org.
A cura di Manuèl
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CONOSCIAMO MADDALENA PRISCO E LA UILDM OTTAVIANO
FinestrAperta è un progetto che nasce all’interno della Uildm Lazio, Associazione che si batte per la cura e per la difesa dei diritti delle persone con disabilità, in particolare di chi è affetto da distrofia muscolare. Questa però è solo una delle tante Sezioni che operano nel nostro Bel Paese. Ce ne sono svariate, sparse per i diversi Comuni italiani. Grandi e piccole che siano, sono tutte improntate sull’esigenza di sensibilizzare la comunità circa l’integrazione sociale, scolastica, lavorativa, sportiva e non solo. Quindi, in occasione della Settimana delle Sezioni Uildm, abbiamo deciso di dar voce a tutti, al fine di far conoscere le diverse entità che hanno come comune denominatore l’acronimo Uildm (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Quest’oggi parliamo con Maria Maddalena Prisco della Uildm Ottaviano.
Salve, Maria Maddalena, come è venuta in contatto per la prima volta con la Sua Sezione e che ruolo ricopre attualmente all’interno della stessa?
Ho conosciuto la Uildm all’età di sedici anni, partecipando alle attività e dando il mio supporto in veste di volontaria. Attualmente ricopro la carica di Presidente P.T. della Sezione di Ottaviano.
Quanto ha inciso la Uildm Ottaviano nella Sua vita?
Tantissimo! Dedico tutta me stessa ad essa, ai soci e cerco di dare sempre il meglio di me. La Uildm è la mia famiglia!
La vostra Sezione propone diverse attività, tra cui il Premio Nazionale di Poesia Io Esisto. Quali sono gli altri progetti che la Uildm Ottaviano ha realizzato, propone e vorrebbe creare?
Ci occupiamo di tante altre attività per l’integrazione e l’interazione dei disabili sul territorio; a tal proposito abbiamo intrapreso la strada della moda con il progetto L’altra faccia della moda… Impossible is nothing, facendo sfilare in abiti da sposa e da cerimonia ragazze in carrozzina e normodotate, alimentando in loro il concetto di “essere uguali a tutti”.
Il Comune di Ottaviano lavora positivamente per l’accessibilità e l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa delle persone con disabilità? E la vostra Uildm ricopre un ruolo di collaborazione con l’Amministrazione comunale?
Con l’Amministrazione comunale attuale collaboriamo e stiamo in stretto contatto, al fine di favorire l’integrazione dei disabili sul territorio.
Quest’anno è stata istituita la prima edizione della Settimana delle Sezioni Uildm e Lei è presente nella campagna di comunicazione. In che modo n’è stata coinvolta?
Partecipando all’Assemblea Nazionale Uildm 2015, a Lignano Sabbiadoro, sono venuta a conoscenza dell’iniziativa “Settimana delle Sezioni Uildm, Mettiamo le ali ai nostri territori”, e sono stata coinvolta positivamente e attratta al fine di rilasciare il mio pensiero.
Come sta lavorando la Uildm Ottaviano in occasione di questa Settimana e dove saranno collocati i banchetti solidali?
Saremo presenti per l’intera settimana sul territorio. Ecco date, luoghi ed orari:
- 14/09/2015 Piazza Regina Margherita San Gennaro Vesuviano (NA) 09.00-13.00;
- 14/09/2015 Centro di riabilitazione NeapoliSanit di Ottaviano 09.00-20.00;
- 15/09/2015 Piazza Municipio, Ottaviano 08.00-20.00;
- 16/09/2015 Supermercati Gennarì, Ottaviano 16.00-20.00;
- 17/09/2015 Centro Commerciale Vulcano Buono di Nola (NA) 08.00 22.00
- 18/09/2015 Supermercati Bifulco, San Gennarello di Ottaviano 08.30-13.30/16.00-20.00;
- 19/09/2015 Piazza Pompei; Bartolo Longo 08.30-20.00;
- 20/09/2015 Piazza Garibaldi, San Giuseppe Vesuviano 08.30-20.00.
Da espressione grafica a creazione fisica. La farfalla diventa il simbolo anche della Settimana delle Sezioni Uildm. Cosa indica per Lei il caratteristico gadget?
“Libera di Essere”.
Quali sono i risultati che spera di ottenere attraverso questa campagna?
Ci auguriamo di ottenere maggiore visibilità territoriale e maggior conoscenza dell’Ente sul territorio.
A cura di Angelo Andrea Vegliante
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ARRIVA LA PRIMA SETTIMANA DELLE SEZIONI UILDM!
Il 2015 è un anno importante per l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Per la prima volta, infatti, nei giorni che vanno dal 14 al 20 settembre, ha luogo la prima edizione della Settimana delle Sezioni Uildm, un evento che mira a dare la massima visibilità a tutte quelle realtà locali che, insieme, rappresentano in tutta Italia questa Associazione. La Uildm, infatti, è distibuita in tutto il territorio attraverso le sue Sezioni, che la rappresentano e portano avanti le sue battaglie a livello locale.
Ci sono Sezioni piccole e sperdute, altre centrali e ben radicate, ci sono quelle appena nate e quelle con decenni di storia alle spalle. Tutte animate dalla stessa volontà di sconfiggere la distrofia muscolare e assicurare a chi ne è affetto la miglior qualità di vita possibile.
La mascotte dell’evento è l’ormai famosa Farfalla della Solidarietà, il grazioso peluche disponibile sui banchetti e durante gli eventi promossi dai volontari dell’Associazione, oppure online, a fronte di un contributo di 5 euro. Chiunque può contribuire alla causa della Uildm portandosi a casa una o più Farfalle della Solidarietà.
L’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, dal 1961, offre una serie di servizi sanitari e di inclusione sociale, di cui non beneficiano soltanto le persone con disabilità, ma l’intera comunità, proprio grazie all’operato delle Sezioni. Questo sito web di informazione sociale, per esempio, è frutto di un progetto della Sezione Laziale della Uildm, che contemporaneamente offre a persone con disabilità la possibilità di esprimersi e comunicare la propria realtà, e alla comunità di informarsi sul mondo del sociale da chi lo vive in prima persona.
L’invito alla cittadinanza è di sostenere la Uildm dal 14 al 20 settembre, cercando i suoi volontari nelle tante piazze italiane che li ospitano, oppure richiedendo le Farfalle della Solidarietà online.
Per maggiori informazioni o per fare donazioni a livello nazionale, basta andare su Uildm.org e nelle relative pagine Facebook, Twitter e YouTube.
Per il territorio di Roma e dintorni, si può visitare UildmLazio.org e la relativa pagina Facebook.
A cura di Manuèl