Il 15 Luglio è partito da Siracusa (Sicilia). Il 6 Agosto era tra le strade della Capitale. Tra qualche giorno invece sarà a Milano, con arrivo previsto all’Expo. E tutto con la forza delle sue braccia. Si tratta della vicenda sportiva di Samuel Marchese, un ragazzetto di quindici anni affetto da spina bifida, patologia che non gli consente l’uso delle gambe. La condizione però non ha spaventato il giovane siciliano, partito lo scorso mese per un’avventura ciclistica lunga tutta la penisola italiana. Grazie infatti ad una handbike donata dall’Associazione Make a wish di Genova, Samuel è partito in direzione Lombardia con un semplice messaggio: la disabilità non lo ferma, perché dunque dovrebbe essere limitante anche per gli altri? Anzi, per citare le sue parole: “Nonostante le nostre difficoltà, crediamo di poter essere liberi e capaci di qualunque sfida. E se riesco io a farcela, qual è la tua scusa per non farlo?”.
Il percorso è stato organizzato lungo ventitré tappe ed 800 chilometri, con qualche Comune a sostenerlo per le condizioni economiche del viaggio, ma fisicamente mai da solo. Con Samuel infatti viaggiano i Freedom Angels, un gruppo di amici disabili e non, chiamati così proprio dal protagonista di questa avventura.
Pochi giorni fa è passato anche a Roma, scortato dai vigili della Capitale. Il traguardo è previsto per la prossima settimana. ”Il nostro esempio si rivolge non solo alla categoria delle persone con difficoltà – commenta Samuel – ma anche a tutti coloro che pur avendo un fisico perfetto non riescono a mettersi in gioco”. Un concetto chiaro e tondo, come le ruote della sua bicicletta.