Nel 2008 Christine Rougoor ha provato l’emozione del bungee jumping. Niente di insolito fino a qui: sono molte le persone nel mondo che provano il brivido del vuoto, non solo attraverso questa tecnica. Solo che Christine è una ragazza canadese in carrozzina. Sembra strano ma – come potete osservare dalla foto – Christine si è gettata nel vuoto con tutta la carrozzina, appesa ad un elastico. Il suo non è l’unico esempio di imprese fuori dal comune, se non per le persone con disabilità, anche per le persone normodotate: insomma, chi avrebbe il coraggio di buttarsi nel vuoto insieme ad una sedia di qualsiasi tipo o conformazione?
Quello di Christine non è l’unico esempio di un gesto fuori dall’ordinario che ribalta totalmente il concetto di disabilità. Chi sarebbe capace di fare determinate gesta oltre il quotidiano nonostante la propria invalidità? Ci sono tre persone nel mondo che – volontariamente o involontariamente – hanno compiuto imprese difficili per persone con e senza handicap.
I primi due esempi riguardano persone affette da due diverse forme di disabilità visiva. Il primo è Didier Benguigui, uomo di sessantatré anni affetto da retinite pigmentosa, il quale, accompagnato da Gilles Clain e Brigitte Pottin, ha percorso la Marathon des Sables (Maratona di Sabbia) per l’undicesima volta: un’impervia corsa che si snoda lungo 250 chilometri per sei tappe, per un totale di dieci giorni passati nel deserto del Sahara (Marocco). Il secondo invece si chiama John Bramblitt, un uomo che soffre di cecità funzionale (in grado cioè di percepire con gli occhi le gradazioni di luce e buio), il quale ha sperimentato un nuovo modo di dipingere, creando meravigliosi quadri come quello presente in questo articolo. Come rivela John, il trucco sta nel tatto: “Le linee – spiega l’artista – mi permettono di capire come sto disegnando sulla tela”.
L’ultimo esempio invece arriva direttamente da oltreoceano, precisamente da New York. Una foto pubblicata su Reddit ha fatto il giro del mondo, grazie alle condivisioni da parte di molti utenti dei più famosi social network: un bambino autistico di undici anni ha disegnato su una lavagna la mappa politica del mondo. A memoria. Senza fare riferimento a nessuna immagine nel mentre dell’azione.
Questi sono solo alcuni esempi di persone con disabilità che compiono imprese particolari, difficili anche per i normodotati. In Internet si possono trovare molte storie di altrettanti protagonisti, che FinestrAperta di volta in volta scova per portare alla ribalta le loro gesta fuori dall’ordinario. Un modo particolare per rivedere sempre di più lo stereotipo che inquadra la disabilità sotto forma di peso per la società.