Con la testa e con il cuore si va ovunque. Basterebbe questa frase a descrivere il libro di Giuseppina “Giusy” Versace, dal titolo appunto “Con la testa e con il cuore si va ovunque”. Questo perché l’autobiografia della Campionessa Italiana di Atletica Leggera racchiude un concetto molto caro ad ogni persona: raggiungere i propri obiettivi con la testa e con il cuore.
Per arrivare a questo risultato però bisogna attraversare un cammino tortuoso, un climax fatto di speranza e frustrazione, pronto a mettere in gioco e in crisi la forza di volontà di ogni essere umano.
Giusy Versace racconta la sua storia, il suo climax costellato di ipocrisie svelate, amori sinceri e sfide dolceamare. La calabrese inizia la sua biografia con umiltà e realismo, raccontando la storia di una donna presa dal lavoro, chiusa nella quotidianità della famiglia, del compagno e della sua vita. Un incidente d’auto sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria, descritto dall’autrice con toni realistici e quanto meno immedesimativi, cambia tutto. A causa di questo episodio, Giusy perderà le gambe e dovrà dedicare molto tempo alla riabilitazione che, dopo molti ostacoli superati con difficoltà e volontà, la porteranno a calcare il palcoscenico dello sport paralimpico.
Dietro a questa presentazione però esistono altri punti da analizzare. La storia di Giusy Versace è infatti caratterizzata da diversi aspetti: psicologico, religioso, sportivo e relazionale .
Sullo sfondo dell’incidente d’auto, della conseguente perdita di entrambi gli arti inferiori e del periodo passato in ospedale, troviamo una donna che combatte per l’accettazione del nuovo corpo, imprevisto e non voluto. Una disabilità che dovrà combattere con gli aspetti della vita quotidiana: dalla relazione con il compagno, ai giudizi di amici e parenti, dalla situazione lavorativa alle prospettive per il futuro. Ma soprattutto dovrà sfidare se stessa, i propri limiti e la realizzazione di un cambiamento che stravolgerà la sua vita, in un intenso vortice di dolori strazianti e notti intense, fatte di preghiere e pianti liberatori.
L’aspetto religioso invece è la forza trainante della storia (e della vita) di Giusy Versace. Le pagine non abbandonano mai questo aspetto incastonato nella donna, sottolineando l’importanza di poter trovare forza di volontà anche nella fede.
La terza componente, quella sportiva, ritorna alla sua esistenza più pura: non crea differenze, ma solo un motivo per tradurre la propria forza, dare alla propria vita scopi, obiettivi, realizzazioni pratiche. Giusy Versace mette in mostra la sua volontà, tuttavia con momenti di frustrazione presenti anche nelle altre componenti della storia. Sarà però lo stesso mondo dello sport a diventare la benzina della sua volontà, a non farla cascare nei limiti fisici e psicologici della sua condizione.
La parte relazionale infine è quella più discussa, forse anche criticata. E’ al centro di temi quotidiani per molte persone con disabilità. Giusy si trova a dover affrontare la realtà della sua nuova situazione, a constatare se i suoi familiari, il suo compagno e i suoi amici la accettino in questo nuovo corpo. Ed è qui lo snodo del climax, forse il più importante, dove il pensiero dell’autrice e del lettore possono sempre di più fondersi. L’incidente ha tranciato le gambe della donna, ma per tutto il libro la filosofia, la morale, l’etica e l’integrità della scrittrice non cambiano, anzi si evolvono. I cambiamenti possono destabilizzare gli ambienti e creare mondi mai calcati prima. Con la testa e con il cuore però si può essere in grado di adattarsi a questo nuovo mondo, saper affrontare le diverse sfide ed esigenze richieste e, perché no, riprendere il controllo della vita, della nuova vita. L’umiltà segna la voglia di reagire, di contrastare le barriere mentali che circondano non solo i nostri cari, ma anche la nostra anima.
L’autobiografia non racconta una storia semplice, fatta di snodi e frasi scontate. E’ una vita d’immedesimazione, di un quotidiano immaginabile, di una storia comune, fatta di forza di volontà, fede, amici, amore, famiglia: valori sociali incontrastati per ogni persona, che si trova a dover combattere problemi di qualsiasi natura.