L’incremento del 7% di studenti con disabilità nelle scuole italiane e il bisogno di un maggiore impegno
L’anno scolastico 2022/2023 ha registrato un aumento del 7% degli studenti con disabilità nelle scuole italiane, rappresentando ora il 4,1% del totale degli iscritti, con quasi 338mila alunni. Nonostante sia visibile anche un incremento del 10% nell’offerta degli insegnanti di sostegno, il rapporto alunno-insegnante è superiore a quello previsto dalla legge, con un terzo degli insegnanti che non ha una formazione specifica per le disabilità che gli si presentano.
Ora guardiamo un po’ di dati dall’indagine Istat: uno sguardo più approfondito rivela che un terzo degli insegnanti di sostegno non ha formazione specifica e il 12% viene assegnato in ritardo, ad anno scolastico già iniziato, creando così una ovvia discontinuità nella didattica del bambino. Il 60% degli alunni con disabilità cambia insegnante di sostegno annualmente e il 9% affronta cambiamenti durante lo stesso anno scolastico. Gli insegnanti per il sostegno sono circa 228mila. Tuttavia, più del 30% di essi sono selezionati dalle liste curricolari o tramite messa a disposizione, quindi senza formazione specifica per il sostegno.
La disabilità intellettiva rimane la più comune, colpendo il 37% degli studenti con disabilità, e la sua incidenza aumenta nelle scuole secondarie. Disturbi dello sviluppo psicologico (32%) e disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione (circa il 20% ciascuno) seguono nella classifica. La disabilità motoria e quella visiva o uditiva sono meno frequenti.
Circa un terzo degli studenti con disabilità ha problemi di autonomia, con significative difficoltà nella comunicazione e nelle attività quotidiane, che andrebbero seguite con più attenzione.
Il 97% degli alunni con disabilità presenta una certificazione, che attiva il sostegno scolastico. Tuttavia, l’1,3% usufruisce del sostegno didattico senza certificazione, spesso in attesa di essa. Le differenze regionali sono evidenti, con la percentuale più alta nel Centro Italia (2,3%).
Però piccoli miglioramenti sono già visibili: la quota di insegnanti non specializzati selezionati dalle liste curricolari è diminuita negli ultimi quattro anni e ci sono segni positivi nel rapporto alunno-insegnante.
Il sistema scolastico italiano sta in realtà affrontando con impegno l’incremento degli studenti con disabilità, ma lo sforzo degli insegnanti non basta, se non si mettono sul tavolo grossi aiuti economici statali, anche erogati sotto forma di formazione per gli insegnanti di sostegno.
(Angelica Irene Giordano)