Primark ha lanciato la sua linea di intimo femminile adattiva, disegnata per essere comoda e accessibile per le donne e le ragazze con disabilità
La nuova collezione accessibile di Primark , chiamata “Adaptive“, comprende mini-slip e reggiseno senza cuciture, bretelle in pizzo prive di ferretto e mutande per il ciclo.
Per ora, quindi, le donne e le ragazze con disabilità potranno acquistare questi quattro modelli progettati con del tessuto confortevole e dotati di alcune caratteristiche come l’utilizzo del velcro o le chiusure magnetiche posizionate sulla parte anteriore dei capi, che rendono facile allacciarli e slacciarli, in modo autonomo. Ma la società ha già annunciato che entro fine dell’anno la collezione verrà ampliata con l’aggiunta di altri modelli. Le taglie disponibili vanno dalla XS alla XL.
Questa collezione è accessibile non solo nei materiali, nelle forme e nei dettagli, ma anche nel costo dei suoi capi, a differenza delle altre linee d’intimo accessibili presenti nel mercato. I prezzi dei prodotti partono, infatti, dai 10,00 euro per arrivare ad un massimo di 12,00.
Adaptive di Primark, in Italia, è acquistabile, attualmente, oltre che online, in quattro negozi fisici: il punto vendita dentro il centro commerciale Maximo di Roma, quello del centro commerciale I Gigli di Firenze, nel centro commerciale veronese Adigeo e a Milano presso il negozio in via Torino.
Questa linea, realizzata in collaborazione con la specialista di accessibilità Shani Dhana, è solo un aspetto del nuovo percorso per l’accessibilità intrapreso dalla compagnia di abbigliamento. Primark, infatti, ha annunciato che ha intenzione di lavorare per rendere l’esperienza delle sue clienti con disabilità piacevole e rispettosa delle loro esigenze, così come per i suoi dipendenti con disabilità. Per questo, raccoglierà la loro valutazione e le loro opinioni su come rendere i suoi negozi e il servizio al loro interno privo di barriere. Inoltre, sta lavorando insieme all’organizzazione Purple Tusday e il Business Disability Forum, per rispettare nelle politiche interne e nelle azioni dell’azienda i principi e i criteri dell’accessibilità e dell’inclusione.
(Elisa Marino)