Dalla redazione di FinestrAperta ti suggeriamo di osservare il famoso dipinto di Leonardo per alcuni secondi, finché scompare. Poi, prova a rispondere alle domande.
Sai dire se La Monnalisa è in piedi o seduta? Porta un velo oppure il capo scoperto? E’ leggermente voltata o in posizione frontale? Ha tutti i cappelli raccolti all’indietro?
Forse senza (ri)guardare l’opera non sapresti rispondere a tutte le domande. Alcuni di questi dettagli non erano noti neanche ad alcuni dei visitatori di Apticamente Parlando (una mostra terminata l’11 ottobre) che hanno potuto scoprirli, solo grazie al senso del tatto, appunto, apticamente (concetto che indica il processo di riconoscimento degli oggetti attraverso il tatto).
Guardare attraverso le mani. Questa è la sfida che si è posto il Centro Regionale Sant’Alessio-Margherita di Savoia di Roma in collaborazione con il museo tattile Anteros, dell’Istituto per i Ciechi Francesco Chiavazza di Bologna. Questi due enti hanno riproposto tridimensionalmente cinque capolavori, dal Medioevo all’Età Moderna.
Si tratta della versione in bassorilievo de La Gioconda di Leonardo, Federico da Montefeltro di Piero della Francesca, Lionello d’Este di Pisanello, la Nascita di Venere di Botticelli e l’Allegoria della Prudenza di Tiziano.
Rilievi esposti per essere usufruiti da persone vedenti e non. Antonio Organtini, Direttore Generale del Sant’Alessio e responsabile di Apticamente, spiega ad FA qual’è stato l’obiettivo della mostra.
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Offrire un’esperienza “multisensoriale”, appunto, uno degli obiettivi, come racconta Organtini: capire che senza ricorrere alla vista, si possono usare in modo compensativo gli altri sensi, offrendo così uno spunto di riflessione al visitatore vedente. E come raggiungere questo obiettivo? I rilievi dei capolavori si trovavano presso lo spazio espositivo di Via Margutta, una cornice di per sé suggestiva e gli utenti erano coadiuvati dalle guide speciali, che mostravano come “vedere” attraverso le mani. Così, i visitatori potevano”accarezzare” i dipinti.
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Ma i musei italiani ancora hanno un lungo percorso da intraprendere nell’ambito dell’accessibilità, sul quale, secondo Organtini, gravano dei limiti culturali.
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Anche se a volte ci sono delle notizie gradevoli, come quella commentata dai nostri speaker nel Granello di Sale dell’8/10/2014, sull’accessibilità dei musei Capitolini, bisogna continuare a seguire esempi come quello citato da Organtini.
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Infine, FinestrAperta vi ricorda che Apticamente non è la prima mostra realizzata dal Sant’Alessio. Per conoscere un altro progetto di questo ente potete leggere l’articolo “AltroSenso“. In più, per chi volesse maggiori informazioni, il Centro Sant’Alessio presenterà le proprie attività all’interno della Galleria Alberto Sordi fino al 19 ottobre.