Non tutte le disabilità avranno diritto al lavoro agile
Con il Decreto Milleproroghe è stato posticipato fino al 30 giugno di quest’anno l’accesso prioritario allo smart working per lavoratori fragili e genitori con figli minori di quattordici anni. La norma, dunque, non tutela più la generica categoria delle persone con disabilità, titolari di Legge 104 o di invalidità civile al 100%, ma solo le persone affette da una serie di patologie e di condizioni croniche. Ma quali sono considerati i lavoratori fragili, all’indomani del Decreto del ministero della salute del 4 febbraio 2022?
Hanno ad esempio diritto a lavorare in smart working i pazienti con il sistema immunitario gravemente compromesso e dunque chi ha subito un trapianto di organi oppure chi è in attesa di un trapianto. Ancora: potrà lavorare da casa chi soffre di immunodeficienze primitive o di Aids o chi è in dialisi. Inoltre, continuerà con lo smart working per altri tre mesi chi ha avuto una cardiopatia ischemica, chi soffre di fibrillazione atriale, di scompenso cardiaco e di diabete mellito. Ma anche chi è affetto da epatite cronica, obesità o chi è reduce da un ictus. In smart working continueranno a prestare la loro opera professionale anche le persone in possesso di documentata esenzione alla vaccinazione per motivi sanitari di età superiore ai sessant’anni.
Nel settore privato sono solo due le categorie che avranno diritto allo smart working: i lavoratori fragili e i genitori di under quattordici. La quantità effettiva di giorni in cui sarà possibile svolgere la prestazione lavorativa da remoto non equivale al 100% dei giorni stessi, ma sarà la contrattazione collettiva a stabilirlo. Nel pubblico lo smart working sarà rivolto invece solo ai lavoratori fragili.
Questo dunque è il quadro della situazione in Italia, in un mondo del lavoro che al contrario in altri Paesi sta puntando molto sullo smart working per tutte le categorie. A guadagnarne, lavorando da casa, di sicuro sono la qualità dell’aria, il risparmio dei carburanti e lo stress da spostamento, soprattutto nei grandi centri urbani.
(Angelica Irene Giordano)