Una mattinata per divertirsi come tutti al Winter Park
Oggi, 29 dicembre, i cittadini con disabilità genovesi hanno la possibilità di entrare gratuitamente al parco divertimenti Winter Park. Una mattinata esclusiva per i bambini e i loro genitori che si svolge dalle 10:00 alle 13:00. L’iniziativa festeggia il suo diciassettesimo anno di vita e la propria popolarità via via crescente. Nel 2005 “i ragazzi erano non più di una ventina, nel 2019 abbiamo superato ogni record di presenze. Una mattinata all’insegna del divertimento e della solidarietà”, racconta Nadia Superina, mamma e organizzatrice dell’evento.
Il luna park mobile che sta attualmente stazionando in via Kennedy è il più grande in Europa e l’idea di aprire solo a un pubblico che si trova ad esempio in sedia a ruote o a chi ha forme di autismo gravi, permette di far godere appieno le tantissime attrazioni presenti. La carrozzina viene lasciata vicino alla giostra, il parco è tranquillo e silenzioso, le file non sono lunghe e stancanti. Un evento inclusivo dai grandi risultati, che con molta probabilità verrà riproposto anche in una diciottesima edizione. Ma Genova non è l’unico luogo in cui queste tipo d’iniziative stanno prendendo piede: anche in Veneto, al Bissuola Winter Village di Mestre, sono state organizzate giornate simili a quella del Winter Park. L’apertura esclusiva del parco per chi ha una disabilità e per i propri accompagnatori è stata ripetuta due volte nel corso della scorsa settimana. E visto il successo di queste due giornate, gli organizzatori non ne escludono altre nel prossimo futuro.
L’apertura privata dei parchi dura solo tre ore, eppure sono quelle piccole attenzioni in più che creano solidarietà e comunità. Il passo successivo sarà quello di vedere bambini con e senza disabilità poter giocare insieme in parchi il più possibile inclusivi. Ed è proprio di queste ore la notizia di alcuni finanziamenti specifici per i Comuni, che serviranno ad implementare i parchi giochi. Favorendo così la socialità e riducendo i pericoli per i bambini con disabilità, che potranno divertirsi insieme agli altri senza rischi.
(Angelica Irene Giordano)