Centinaia di organizzazioni unite in strada con un unico messaggio: che venga ripristinata la pace in Europa
“Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace” è lo slogan scelto dalla FP CGIL. Diretto, immediato, com’è la richiesta del movimento Europe For Peace di porre fine alla guerra fra Russia e Ucraina e non permettere all’incubo del nucleare di diventare realtà. La manifestazione si terrà nella Capitale il 5 novembre, il punto di ritrovo scelto è Piazza della Repubblica alle 12:00. La partenza effettiva del corteo è invece fissata per le 14:00.
È il 24 febbraio scorso il culmine di una situazione al limite e l’inizio di una escalation sempre più concretamente angosciante. Questa è infatti la data che ha visto lo stato russo attaccare quello ucraino. Sono passati più di cento giorni, ma la situazione è preoccupante quanto e più di prima.
La manifestazione nazionale a Roma è stata preceduta da un fine settimana – quello del 22 e 23 ottobre – di mobilitazioni in diverse città italiane. Iniziative promosse dalla stessa associazione promotrice di quella del 5 novembre, Europe For Peace. Una testimonianza tangibile dell’attenzione che l’Italia, ma anche del resto d’Europa, ha riversato verso questo conflitto, chiedendo a gran voce un negoziato di pace. Tra le tante voci che si sono espresse per la fine del conflitto c’è quella di Papa Francesco: “Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili. E tali saranno se fondate sul rispetto del sacrosanto valore della vita umana”. Una preghiera inusuale, quella dell’Angelus dello scorso 2 ottobre, parole marchiate a fuoco, già slogan del Corteo del 5.
Le richieste e le apprensioni della FP CGIL e degli altri organizzatori dell’evento sono chiare: dalla paura dell’atomica, all’aiuto verso il popolo ucraino, alla piena condanna dell’aggressore. Durante la manifestazione viene richiesto al Segretario Generale delle Nazioni Unite, di “convocare urgentemente una Conferenza Internazionale per la pace, per ristabilire il rispetto del diritto internazionale, per garantire la sicurezza reciproca e impegnare tutti gli Stati ad eliminare le armi nucleari”.
La redazione di FinestrAperta, presente all’evento, ha raccolto le testimonianze dei partecipanti, che possono essere ascoltate nell’apposito podcast.
(Angelica Irene Giordano)