Un libro onesto e senza peli sulla lingua sul sesso per tutti. A dieci anni di distanza dalla sua pubblicazione, il libro di Bruno Tescari è ancora molto attuale
Era il 2012 quando il compianto attivista con disabilità Bruno Tescari pubblicava Accesso al sesso. Il Kamasabile, un libro scritto in prima persona sulle battaglie contro le barriere imposte dai suoi anni Settanta e che racconta della sessualità, assolutamente senza filtri, attraverso delle interviste a persone con disabilità fisica e mentale.
Bruno Tescari ha sempre avuto a cuore moltissime questioni sociali, soprattutto quelle relative agli handicap e ai limiti, fossero questi reali o ideali. Dal 1976 si dedicò ai diritti civili, fondò il Fronte Radicale Invalidi ed era presente quando vennero emanate le leggi sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Segretario della “Associazione contro lo sterminio per fame”, è riuscito a far concedere una tregua nelle lotte interne del Sudan, per cui ebbe poi il riconoscimento dalla Croce Rossa Italiana. Negli ultimi anni fu Presidente della Lega Arcobaleno e vicepresidente della Federazione Italiana Superamento Handicap. Bruno Tescari, insomma, è stata una di quelle persone che mancheranno sempre a questo Paese, capace di mettere gli altri sempre davanti a se stesso, non dando particolarmente peso alla sua condizione fisica.
Anna Benedetti è invece l’illustratrice che ha disegnato le posizioni sessuali “a prova di carrozzina” descritte nel libro. Semplici, esplicative e non volgari. È infatti stata una delle battaglie di Tescari, quella sulla sessualità: “Non è per ‘parlare’ di sesso. Si deve usare il verbo ‘fare’: fare sesso”. Infatti, il problema individuato dall’attivista è stato proprio quello di una cultura retrograda, che ha segnato e scavato pregiudizi profondi e radicati verso la sessualità delle persone con disabilità. Un tabù da dover essere eliminato. Il sesso – come diceva Bruno Tescari – dev’essere considerato con la naturalezza con cui si mangia un piatto di pasta.
Concetto importante nel libro, è che le azioni che non si possono compiere non devono essere limitative, sono solo una delle tante parti che formano una persona. Se non se ne possono fare alcune? Non bisogna arrendersi, bisogna semplicemente provare qualcos’altro. “Le persone con una disabilità fisica, la maggior parte, pur desiderando come tutti gli umani di voler fare del sesso, sono un po’ vigliacchi per alcune ragioni. Non esiste una categoria dei disabili, ogni persona con disabilità è diversa e non esiste una soluzione uguale per tutti. Abbiate il coraggio di sbagliare e di far sbagliare. Abbi il coraggio di scontrarti con il mondo reale”.
L’estate è ancora qui, le spiagge accessibili pure, manca solo una copia del Kamasabile da gustarsi sotto l’ombrellone e – perché no? – provare a mettere in pratica una delle posizioni rappresentate.
(Angelica Irene Giordano)