A distanza di un mese dall’increscioso episodio che ha visto negare il viaggio in treno a ventisette passeggeri con disabilità, registriamo le reazioni e i propositi delle istituzioni
“È stato un grave disservizio” quello accaduto lo scorso 18 aprile a ventisette persone con disabilità di ritorno a Milano dopo un’escursione in Liguria.
A definirlo tale è stato Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture, assicurando che “sono già stati avviati specifici incontri con le strutture di Trenitalia ed RFI per individuare soluzioni e prevenire il ripetersi di accadimenti simili”.
Lo scorso 3 maggio, lo stesso Morelli in commissione alla Camera, dopo aver ascoltato le FS e il Viminale, ha ricostruito i fatti di quella giornata e ha spiegato come la capotreno “si è adoperata per rendere disponibili i posti a sedere necessari per accogliere il gruppo, invitando i viaggiatori in salita a disporsi in un’altra carrozza e ha tentato di impedire l’occupazione dei posti riservati ai disabili” senza riuscirci. Sono intervenuti anche gli agenti della Polfer per evitare che “la situazione degenerasse a causa del sovraffollamento e di alcune criticità”. Per questo motivo insieme agli addetti di Trenitalia hanno consigliato di attivare il servizio bus sostitutivo fino a Milano.
“Ci troviamo dinanzi ad un episodio increscioso e incivile” ha continuato il viceministro, attribuendo le colpe alle “condotte poste in essere da altri utenti che si sono ripetutamente rifiutati di liberare i posti occupati manifestando un’assoluta carenza di senso civico e solidarietà, più che alle modalità di organizzazione del servizio”.
Di tutt’altro parere è la deputata di Italia Viva, Raffaella Paita, che ha definito l’episodio “riprovevole” e ha sottolineato l’importanza di “intervenire tempestivamente in caso di comportamenti che presentano anche profili di perseguibilità penale”.
Ribadendo lo “sdegno”, l’assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Gianni Berrino ha promesso “un’implementazione dei treni diretti nelle terre liguri durante l’estate, considerata la situazione critica della rete autostradale”.
(Lucia Romani)