A più di vent’anni dall’uscita nelle sale cinematografiche del primo Shrek, film d’animazione della DreamWorks Animation, sono in molti a credere che i creatori dell’orco verde si siano ispirati al wrestler e rugbista Maurice Tillet
La saga animata dell’orco Shrek, prodotta da DreamWorks Animation, è un’eccellente mescolanza d’ironia e inclusione.
Shrek, infatti, è un imponente orco verde che vive in solitudine all’interno di una casa di legno in una palude ed evita ogni contatto sociale in quanto da sempre gli umani considerano cattivi gli orchi. Nonostante appaia scorbutico e solitario, in realtà Shrek è buono e altruista.
Non bisognerebbe mai giudicare il libro dalla copertina, insomma, come ci insegna un altro personaggio, questa volta realmente esistito, che non solo ha vissuto una vita di vessazioni a causa del suo aspetto, ma che sembrerebbe anche essere stato d’ispirazione proprio alla creazione dell’orco verde da parte della casa di produzione hollywoodiana. Il condizionale è d’obbligo, visto che la DreamWorks non ha mai confermato, ma neanche smentito, di essersi ispirata al wrestler e rugbista Maurice Tillet, uomo con acromegalia, una patologia che, a causa di un’eccedenza di produzione dell’ormone della crescita, causa lo sviluppo eccessivo di alcune parti del corpo, in particolare la testa.
Tillet, nato da in Russia da genitori francesi, era stato spesso deriso per il suo aspetto e le sue sofferenze, non solo fisiche, lo avevano indotto a lasciare il mondo dell’avvocatura, che aveva intrapreso in Francia dove si era laureato in giurisprudenza a Toulouse, imparando ben quattordici lingue, dopo essere fuggito dalla Russia rivoluzionaria.
Dopo qualche anno nella marina militare d’oltralpe, riparò negli Stati Uniti dove trovò fortuna come wrestler col soprannome “The French Angel”, l’angelo francese, restando campione in carica per diciannove mesi consecutivi al campionato mondiale dei pesi massimi. La sua salute, però, cominciò a peggiorare portandolo poi alla morte, avvenuta nel 1954, in seguito ad un attacco cardiaco provocato da una complicazione dell’acromegalia.
Nonostante le analogie palesi con il personaggio animato, la Dreamworks non ha mai confermato ufficialmente che Tillet sia stato fonte di ispirazione per Shrek. Le ragioni non sono chiarissime. Probabilmente la riservatezza della casa di produzione, in questo caso, è da attribuirsi proprio alla malattia di Maurice, ed al fatto che l’associazione ad un “orco” poteva risultare offensiva.
In realtà, il capolavoro d’animazione targato DreamWorks, insegna ad andare oltre l’aspetto esteriore per trovare un cuore buono, coraggio ed amore.
Forse il dichiarato richiamo alla figura di Maurice Tillet, non solo non avrebbe offeso le persone con acromegalia, ma avrebbe fatto conoscere a tutti la storia di questo “angelo disprezzato”.
(Giuseppe Franchina)