Parole entusiastiche per il progetto nato e portato avanti dagli operatori e sociologi della Cooperativa Primavera Fattoria Zero. Parole di speranza per il mondo dell’agricoltura, soprattutto quella sociale: la Ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova visita la realtà campana
In una calda serata estiva, è sbarcata a Ponte Persica, frazione di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli, la ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova, per fare visita alla Cooperativa Primavera Fattoria Zero, una delle poche piccole realtà che raccoglie e accoglie ragazzi di giovane età e non, emarginati sociali, con dipendenze, autori di “errori” commessi in passato nei confronti della giustizia, o soprattutto con problematiche e difficoltà mentali.
Ecco alcuni dei passaggi salienti dall’intervento della Ministra, già nota per l’impegno per i diritti agricoli e degli agricoltori che sta portando avanti dall’inizio del proprio mandato: “Questà è una realtà molto importante, perché si prendono cura delle fragilità, perché danno un’opportunità a persone che sono state tenute ai margini, e noi stiamo investendo molto sull’agricoltura sociale, perché è in questi luoghi che ci si prende cura delle persone più fragili e si sviluppano anche delle abilità, perché queste persone, nel momento in cui vengono prese in carico, acquisiscono anche delle competenze, acquisiscono capacità di lavoro che gli daranno, per tutta la vita, l’opportunità di non essere fuori dal processo produttivo, ma di avere anche, con i loro ritmi, con le loro fragilità, l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro. L’agricoltura sociale ha proprio questa funzione. Io ho riattivato un tavolo che, da quando era stata fatta la legge sull’agricoltura sociale, non era mai stato convocato. L’ho convocato a maggio e da allora si sono messi a lavoro gruppi di coordinamento proprio per approfondire e capire quello che effettivamente serve, dove dobbiamo intervenire, e riguarda, non solo questi processi che noi vediamo, ma anche un welfare nuovo che può esserci nelle nostre zone, nei nostri centri e anche nelle nostre campagne dove gli agriasilo, le fattorie sociali, dove tante iniziative possono essere fatte con il coinvolgimento massimo del pubblico e anche di tante persone che altrimenti non avrebbero un’opportunità“.
E ancora:
“L’ultima tappa della lunga giornata in Campania l’ho voluta dedicare alla Fattoria Zero, che da alcuni anni raccoglie e cura il reinserimento sociale di persone con dipendenze e psichiatrici. Una bellissima realtà di agricoltura sociale, che produce delle vere e proprie eccellenze locali, come un buonissimo e premiato Provolone del Monaco. E lo fa, per l’appunto, impiegando persone che diversamente sarebbero ai margini della società, fornendo loro l’opportunità di non essere lasciati fuori dal processo produttivo, pur con i loro ritmi e le loro fragilità”.
Auspichiamo che questo sia solo l’inizio di un’apertura maggiore verso queste strutture agricole, che danno una seconda possibilità a ragazzi e ragazze che altrimenti rischierebbero di essere abbandonati o rinchiusi in strutture psichiatriche inadeguate.
(Giuseppe Annunziata)