Resoconto di uno dei più importanti eventi d’Italia, conosciuto in tutto il mondo, che abbiamo visitato insieme al Gruppo Giovani della UILDM LAZIO
A 400 metri dal mare è situata la Casa Vacanze della UILDM di Versilia che da anni ospita gruppi di persone con disabilità e amici della UILDM. Grazie alla disponibilità della Sezione UILDM di Pietrasanta, tante persone riescono a visitare uno dei posti più esclusivi d’Italia ad un costo accessibile. Il Comune di Pietrasanta ha dato in concessione alla UILDM un’ex-scuola elementare e grazie all’impegno dell’associazione sono stati effettuati diversi interventi per rendere agevole il soggiorno a gruppi di persone con disabilità. Una cucina professionale, trentaquattro posti letto e cinque bagni, di cui tre completamente accessibili, rendono la ex scuola una vera e propria struttura per tutti e vicino a una delle spiagge più belle della Toscana. Ne ha approfittato il Gruppo Giovani della UILDM LAZIO, che vi ha soggiornato per partecipare alla sfilata del Carnevale di Viareggio del Giovedì Grasso.
La Versilia non è soltanto spiagge dei “Vippe”.
È natura: con ben due aree protette, il parco delle Alpi Apuane e il Parco di Migliarino San Rossore e Massaciuccoli. È cultura: Pietrasanta è un vero e proprio museo a cielo aperto in cui in diversi angoli del borgo storico si possono ammirare opere di decine di artisti di fama internazionale che hanno voluto lasciare alla città traccia del loro passaggio.
Ed è, infine, il Carnevale di Viareggio: con i suoi carri allegorici e satirici riesce a stare sull’attualità infilandosi, grazie al tipico stile toscano, dissacratorio nei confronti di qualsiasi tipo di potere, nelle contraddizioni sociali del nostro paese con uno sguardo anche sulle problematiche internazionali e globali.
Nella giornata del Giovedì Grasso hanno sfilato carri allegorici sui cambiamenti climatici, con la gigantesca Greta Thunberg in carta pesta, sui diritti civili LGTB con il carro “Né di Eva né di Adamo”: un vero e proprio “omaggio all’amore in tutte le sue espressioni ed un monito contro l’omofobia”. Non sono mancati carri che mettono a nudo la superficialità delle relazioni 2.0 e il dilagare dell’ignoranza e della disinformazione moltiplicate dai social, dai reality e dalla politica. Particolarmente ricco e colorato il carro che si schiera contro “la corrida” in cui si ribaltano i ruoli del toro e del torero, ricordando le torture che è costretto a subire questo animale durante uno spettacolo che produce inutili sofferenze e morte.
C’è stata anche la rappresentazione allegorica della guerra commerciale con un omaggio allaRepubblica Popolare Cinese rappresentata come una tigre robotica che schiaccia un Mickey Mouse simbolo dell’imperialismo americano, considerato ormai archeologia industriale del secolo passato.
Ha sfilato anche il carro al centro di alcune controversie di questi giorni, denominato “L’amaro italiano” che rappresenta un Matteo Salvini oste mentre serve un amaro “il mare negro” a una donna che è l’allegoria dell’Italia. Alla base del carro figure di persone che rappresentano migranti sulle barche su un mare rosso sangue.
Proprio l’autore di questo carro insieme ad altri storici carristi viareggini entra in polemica con la visita di Salvini programmata in questi giorni: “Ho trovato disumano – dice Edoardo Ceragioli, autore del carro – fare politica sulla pelle delle persone, in quarant’anni mai nessuno è arrivato a tanto”. E aggiunge: “Non ho piacere di incontrare Salvini quando verrà a Viareggio. Quello che volevo dire l’ho detto con il mio lavoro”. Per questo insieme ad altri artigiani ha lanciato l’hashtag #portonichiusi con l’intento di lasciar fuori Ex-ministro dell’Interno durante la visita nell’hangar dove vengono costruiti i carri.
Sì sa, il Carnevale è uno sberleffo nei confronti del potere. Ma diciamoci la verità: il suo compito catartico è sempre stato funzionale a chi ha davvero il potere. Come la satira del Bagaglino con gli intoccabili potenti della prima repubblica in prima fila, come il “giorno dello sfogo” in The Purge (La notte del Giudizio) film e serie tv che raccontano una realtà distopica in cui un regime totalitario promuove una notte all’anno in cui si può dar libero sfogo a qualsiasi tipo di violenza, dodici ore in cui niente è considerato reato.
Per quanto pungente, la satira rischia di essere innocua quando rimane nel suo confine in cui tutto è concesso. Diventa rivoluzionaria quando esce dal corso carnevalesco della sfilata ed entra nella vita reale ispirando le coscienze capaci di prendere posizioni con azioni concrete. Un po’ come hanno fatto i carristi di Viareggio, che chiudono coraggiosamente i portoni al potente di turno.
Articolo di Massimo Guitarrini