Incontro con Roberto Mercadini in occasione del suo monologo per celebrare la Giornata della Memoria
Nella Giornata della Memoria ci sono racconti, storie, testimonianze di ciò che di terribile è accaduto in Europa. Una tempesta, un uragano si è abbattuto contro milioni di persone: la Shoah. E’ importante raccontare ciò che è stato ma è altrettanto importante essere consapevoli di ciò che ci saremmo persi se il progetto nazista avesse vinto. Questo lo fa Roberto Mercadini, un attore e scrittore, o come lui si definisce “un poeta parlante”, con il suo monologo “La parola e l’uragano. Racconti e letture per la giornata della Memoria”. Mercadini è un artista straordinario che recupera la tradizione dell’oralità popolare del teatro dando vita, come narra nel suo ultimo libro “La Storia Perfetta dell’Errore”, a “Storie che contengono altre storie. Che contengono altre storie. Che contengono altre storie”.
Ci ha dedicato qualche minuto poco prima del suo spettacolo al Circolo Arci Kessel di Cavriago (RE).
Come mai l’idea di questo monologo sulla Giornata della Memoria e sulla Shoah?
“Come molte cose, mi è stato commissionato. Io ho trattato il tema della Shoah parlando di quello che avremmo perduto se il fine folle di Hitler fosse riuscito a realizzarsi. Perché di solito si insiste sulle camere a gas, sui forni crematori, sull’orrore, cose ormai che sappiamo. Ma cosa voleva combattere in realtà Hitler? Se noi analizziamo la cultura ebraica ci sono dei valori che sono in antitesi totale con l’ideologia nazista e con il pensiero di Hitler.
Io inizio il monologo ricordando le tipologie di persone imprigionate nei capi di sterminio. Perché non c’erano solo gli ebrei, ma c’erano gli zingari, i Testimoni di Geova, i nemici politici, i migranti, i criminali. C’era anche una categoria contrassegnata da un triangolo nero: era quello degli asociali. Questa è una categoria assurda che in realtà metteva assieme persone diversissime fra di loro: c’erano le persone con disabilità, le persone con una sofferenza psichica -i cosiddetti matti- ma anche gli alcolizzati, le prostitute e le lesbiche. Gli omosessuali maschi non erano asociali ma c’erano anche loro e avevano un triangolo rosa. La follia nazista voleva cancellare tutti coloro che nel pensiero malato di Hitler inquinavano la purezza della razza e abbassavano la media della prestanza fisica, della bellezza, della perfezione. Invece nella cultura ebraica, quando Dio sceglie un uomo, è quasi sempre la persona più sbagliata che si possa immaginare e molto spesso è una persona che è affetta da una menomazione o da una debolezza seria. Per esempio Mosè, il personaggio più grande e più importante dell’ebraismo è balbuziente e viene chiamato da Dio a fare il profeta. Ora tu dimmi: uno che deve fare il profeta, quindi deve parlare, tu lo scegli balbuziente? Quindi proprio il modo di ragionare della cultura ebraica è profondamente e radicalmente antitetico all’ideologia nazista. E’ il rovesciamento assoluto”.
Sembra che si dia la colpa dello sterminio solo ad Hitler. Ma come sosteneva un altro figlio della cultura ebraica, poi convertito al cristianesimo, Don Lorenzo Milani, non è possibile dare tutte le responsabilità dello sterminio di 6 milioni di ebrei solo ad un pazzo. Perché per definizione un pazzo non può essere responsabile. Come è possibile perciò che ci sia stato un consenso sociale alla Shoah?
“Hitler non ha inventato nulla del nazismo. Le idee aberranti e mostruose che noi associamo al nazismo, ma anche i suoi simboli, erano già presenti nella società, come ad esempio la svastica, ma anche il saluto heil. Perché ci sono, già prima di Hitler, dei personaggi come Adolf Lanz che sosteneva la necessità di epurare la razza sterminando gli ebrei e riteneva gli ebrei degli animali, uomini scimmia, esseri inferiori e usava la svastica come simbolo. Tutte le cose che attribuiamo al nazismo, in realtà erano idee già in circolazione. Ed è sconvolgente vedere che queste idee venissero tollerate. Poi quando le ha abbracciate Hitler è successa questa cosa terribile perché lui è diventato non semplicemente il borgomastro o il sindaco di una città – come era già successo ad altri antisemiti – ma il fuhrer del Terzo Reich. Allora l’unica cosa che riesco a pensare è un proverbio che dice: fra i cechi un orbo è re. Nel senso che tra le persone che hanno una menomazione, uno un po’ meno menomato viene portato in trionfo. Ecco se vediamo quello che è accaduto con Hitler e con in altri casi nella storia, viene da dire che è avvenuto esattamente il contrario: “Fra gli orbi il cieco è re!” Cioè le persone si sentono affascinate e vedono carisma nell’individuo che in realtà è la persona più fragile, più malata, più instabile, più in preda dell’irrazionale. Scriverò a breve un libro sulla Seconda guerra mondiale per cui sto studiando la vita di Hitler e lui era proprio un malato. Una persona che aveva vissuto con lui nell’ostello dei poveri – a vent’anni Hitler non aveva casa, era senza un soldo e viveva nell’ostello dei senza tetto - lo definisce come completamente squilibrato. Ecco purtroppo ci facciamo spesso irretire dalle persone più malate. Purtroppo non succede solo con Hitler: vediamo personaggi che sembrano le persone più instabili, meno sane, che però suscitano entusiasmi nelle persone normali, o quasi”.
Roberto Mercadini è in giro per l’Italia con i suoi monologhi. Ha realizzato oltre 150 date all’anno.
Fra i suoi monologhi:
Fuoco nero su fuoco bianco – un viaggio nella Bibbia Ebraica Con traduzione dall’ebraico antico dell’autore.
Noi siamo il suolo, noi siamo la terra – monologo per una cittadinanza planetaria Una produzione di Banca Popolare Etica.
Felicità for dummies - felicità per negati
Vita di Leonardo - l’avventura di vedere davvero Spettacolo prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo in occasione del 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci. Regia di Alessandro Maggi.
Fra i suoi libri:
Storia perfetta dell’errore (Rizzoli, 2018) Romanzo
Sull’origine della luce è buio pesto (Miraggi, 2016) Poesie e prose
Rapsodie romagnole (Ponte Vecchio, 2014) Prose
I prossimi spettacoli :
Giovedì 6 Febbraio, ore 21:00 Biblioteca Comunale G. Ceccarelli – Gatteo (FC) Gatteo Lectures
Sabato 8 Febbraio, ore 21:15 Teatro CorTe Coriano – Coriano (RN) Little Boy. Storia incredibile e vera della bomba atomica. Musiche dal vivo di Dario Giovannini
13, 14, 15 e 16 Febbraio, Teatro Verdi – Milano Mercadini racconta Ariosto
Giovedì 20 Febbraio, ore 20:30 Libreria Harmonia Mundi – Roma Affabulazioni Botaniche
Sabato 22 Febbraio, ore 19:00 Off Topic – Torino Digitali Purpurei: Roberto Mercadini incontra Zoosparkle
Giovedì 27 Febbraio, ore 21:00 Teatro degli Atti – Rimini Noi siamo il suolo, noi siamo la terra
Sabato 29 Febbraio, ore 21:00 Villa Torlonia Teatro – San Mauro Pascoli (FC) Digitali Purpurei: Roberto Mercadini incontra Zoosparkle
Articolo di Massimo Guitarrini