In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, con la partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Istat ha presentato un approfondito rapporto sulla loro condizione delle persone disabili in Italia. FinestrAperta.it era presente
Alla presenza del presidente Mattarella e dei ministri, davanti ad una platea di giovani, atleti e lavoratori con disabilità, l’Istat ha presentato il rapporto annuale, aggiornato ed ampliato, sulla disabilità, nella Giornata Mondiale a questo tema dedicata. Conoscere il mondo della disabilità è il rapporto che serve affinché esista la possibilità di accedere ad una conoscenza più specifica su un mondo che racchiude ben 3 milioni e 100mila italiani. Cittadini, persone, non solo numeri, si tende a sottolineare. Maurizio Franzini, membro del Consiglio Istat, espone la ricerca spiegando innanzitutto che si è voluto apporre l’accento sulle difficoltà scaturite dall’avere limitazioni gravi o meno gravi, nello svolgere attività quotidiane. Statistiche riguardanti salute, condizioni economiche, lavoro, rapporti interpersonali, partecipazione alla vita culturale e istruzione.
Un milione e mezzo di individui disabili sono anziani e le donne sono la maggioranza. Il 27% delle persone con disabilità versa in uno stato di solitudine ed abbandono. Senza nessuno a cui affidarsi in caso di bisogno, 204mila persone vivono completamente isolate.
Il primo dato sviscerato è quello che riguarda l’istruzione: più della metà delle persone in esame non è andata oltre il diploma e di nuovo la maggioranza è al femminile, situazione che varia sensibilmente fra Nord e Sud. La scelta della scuola ricade solitamente sugli istituti professionali ed è raro trovare strutture scolastiche senza barriere architettoniche. Ma non sono le uniche barriere da abbattere, poiché l’emarginazione è all’ordine del giorno. Ad esempio, le gite scolastiche sono un momento di socializzazione fra i ragazzi, ma chi ha una disabilità difficilmente condividerà questa circostanza con i propri compagni. Ciò che è emerso, infine, è uno stato di benessere generale quando si ha un grado di studio più elevato. Simili risultati sui dati raccolti riguardanti il lavoro. Chi lavora è solitamente più soddisfatto di chi non lo fa ed i lavori prescelti sono le attività in proprio o quelli nella Pubblica Amministrazione.
Nelle attività culturali, il dato è amaro: pochi possono godersi un intrattenimento culturale al di fuori delle mura domestiche, è la televisione a rimanere lo svago preferito. Alte percentuali di difficoltà sono percepite anche nel mantenere rapporti umani ed esiste una forte apprensione per le spese mediche, nonostante la contribuzione statale.
Le attività sportive sono poco svolte, ma quando vengono praticate, rappresentano sicuramente uno degli esempi più forti di resilienza dimostrabili al mondo. A parlare a cuore aperto, oltre a Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, sono state le campionesse Assunta Legnante e Giulia Ghiretti. Le loro testimonianze sono la prova del diktat “non mollare mai”, del loro amore per lo sport, del loro impegno, che hanno permesso di regalare alle due sportive, grandi soddisfazioni.
Ad aggiungere delle parole conclusive al discorso, è l’inaspettata partecipazione attiva del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Colpito dalle storie della Legnante e della Ghiretti, si dirige sul palco per dire quanto sia importante l’assistenza statale, ma soprattutto, importante è offrire opportunità e risorse alla persona disabile. “Il nostro paese ha nei nostri concittadini con disabilità, un giacimento di energie, di risorse, di contributi, di cui si priva perché non li mette nella condizione di esprimersi e realizzarle. Questo è l’obiettivo di carattere sociale e politico da raggiungere”.
Qui è possibile scaricare una sintesi dell’approfondito rapporto dell’Istat.
Articolo di Angelica Giordano