È online la raccolta di firme lanciata dalla Rappresentanza dei Volontari del Servizio Civile, che denuncia la riduzione del 70% dei fondi destinati al Servizio Civile Universale
L’organo di Rappresentanza dei Volontari attraverso una raccolta firme su Change.org, chiede al Governo un sostanziale aumento dei fondi. Infatti come spiegano nella petizione:
Per il prossimo triennio gli stanziamenti del Fondo Nazionale per il Servizio Civile sono drammaticamente diminuiti: 139 mln per il 2020, 99 mln per il 2021 e 106 mln per il 2022 contro gli oltre 300 mln del 2018. Dei 53.000 volontari di allora, in altre parole, se ne vedrebbero meno della metà. A questo va aggiunto l’annullamento dello stanziamento di quasi 18 milioni di euro del Fami – Fondo Asilo, Migrazione ed Integrazione 2014-2020: uno straordinario esempio di integrazione che avrebbe avviato al Servizio circa 2.800 giovani stranieri titolari di protezione internazionale o umanitaria”.
La Rappresentanza chiede cosa il Governo intende fare con il Servizio Civile perché, con i numeri presenti sulla Legge di Bilancio, il suddetto servizio sarebbe sempre meno universale e sempre più per pochi.
Anche se nell’ultimo bando c’è stato un calo di domande da parte dei giovani, sono state comunque più del doppio delle posizioni disponibili (86.121 domande per 39.646 posti).
Vita, il periodico interamente dedicato al Terzo Settore, incalza il Ministro Spadafora (M5S) che ha la delega del Governo sul Servizio Civile ad esprimersi a riguardo. Il silenzio del Ministro preoccupa perché da qualche anno assistiamo al rituale impegno da parte di chi ha la delega a trovare i fondi necessari, così da rendere i numeri più o meno accettabili all’uscita del Bando. Un gioco che non dà stabilità al sistema Servizio Civile.
Di fronte a questa debolezza, la Lega, oggi all’opposizione, risponde con un emendamento che chiede di togliere 100 mln dal Reddito di Cittadinanza e spostarli sul Servizio Civile, mettendo di fatto “i poveri” uno contro l’altro. Infatti, al di là di come sia stato concepito il Reddito di Cittadinanza, si tratta di una misura che tenta di contrastare la povertà.
Se il Servizio Civile, come sostiene anche la riforma, è uno strumento di difesa non armata della nostra patria, perché non reperire le risorse che mancano da budget della difesa armata? Sarebbe la soluzione più logica e più chiara politicamente. Invece la Camera dei Deputati ha approvato, proprio la scorsa settimana, una mozione della maggioranza di governo sugli F35 (in prima fila PD e Cinque Stelle, ma anche Italia Viva e LeU), che dà il via libera alla continuazione della produzione e all’acquisto dei famigerati e controversi cacciabombardieri. Come denuncia l’ex parlamentare di Sinistra Italiana Giulio Marcon della Campagna Sbilanciamoci:
Quei dieci miliardi di euro servirebbero per lavoro, scuola, sanità.”
Ad oggi è difficile stabilire con esattezza la posizione di PD e LeU/Sinistra Italiana rispetto al Servizio Civile, ora che le suddette formazioni fanno parte della compagine governativa. Dentro Sinistra Italiana, da quando in Parlamento non è più in forze proprio Giulio Marcon, sembra mancare un’idea forte sul Servizio Civile proveniente dal mondo del pacifismo italiano. Così come in casa PD oggi manca la voce dell’ex senatore Edoardo Patriarca (in passato portavoce del Forum del Terzo Settore, decaduto a luglio per un riconteggio di voti nel suo collegio), anche lui persona attenta alle tematiche del Servizio Civile. Eppure nella passata legislatura era stato proprio il PD uno degli attori principali della Riforma che istituì il Servizio Civile Universale. La Riforma del 2016 di fatto ha chiesto e sta chiedendo agli Enti un importante ed ennesimo sforzo per garantire ai giovani una migliore esperienza di cittadinanza attiva, formativa e in grado da valorizzare le competenze acquisite durante questo periodo di servizio per la comunità. Gli Enti allora giudicarono interessante il nuovo Servizio Civile sulla carta ma, finché il percorso della Riforma non sarà completato pienamente, ad oggi non riescono a percepirne i benefici.
Oltre ai fondi che ogni anno diminuiscono, a fare confusione in casa di chi di fatto ha appena riformato il dispositivo si aggiungono le iniziative – individuali? – di qualche parlamentare come l’ex Ministra della Difesa Pinotti (PD), che ha presentato l’altro ieri una proposta di legge su un Servizio Civile obbligatorio.
In attesa che la politica prenda decisioni su questo prezioso dispositivo, si può sostenere l’appello della Rappresentanza dei Volontari in Servizio Civile rivolto ai parlamentari di tutte le forze politiche perché presentino e supportino emendamenti che permettano a molti più giovani di fare questa importante esperienza di difesa non armata della Patria attraverso progetti di utilità sociale. Per aderire: http://chng.it/DcxQyzrXt7.
Articolo di Massimo Guitarrini