Ho voglia di camminare! Ho voglia di sentire il peso del corpo sulle mie gambe. Alzarmi la mattina e non dover preoccuparmi se chiamando a voce alta qualcuno non mi senta. Vorrei fare la doccia, insaponarmi nei punti più lontani senza nessuno. Vorrei chinarmi per infilare le scarpe e scegliere ogni giorno un modello diverso. Ho voglia di fare la turista da sola, girare le città con la guida tra le mani, zainetto sulle spalle e curiosare dove altri non fanno caso. Ho voglia di prendere il treno all’ultimo minuto, scegliere un posto qualsiasi e scendere quando ho deciso la meta. Vorrei visitare Barcellona da sola. Presentarmi di fronte la reception di un albergo e sentire dentro i brividi di essere autonoma. Girare la chiave della stanza e respirare la libertà. Ho voglia di andare sulla spiaggia e prendere a calci la sabbia d’inverno. Correre dietro le onde con i jeans svoltati fino alle ginocchia e scappare quando arrivano. Scivolare sui granelli e rotolare percependo la natura. Togliere le scarpe di fronte una distesa d’erba di montagna e arrampicarmi fino a dove è possibile. Voglio sentire il dolore di una ferita data dai rami dell’albero dove vorrei arrampicarmi.
Voglio poter tenere un bambino tra le braccia senza avere la paura di farlo cadere. Voglio vedere mia mamma sorridere senza la mano che massaggia la schiena per il fastidio del mio sollevamento. Voglio poter essere utile dentro casa al posto di chi fa le pulizie. Voglio far l’amore in modo attivo e conquistare con la sensualità del corpo chi amo. Voglio correre dietro un pallone per ore. Voglio cambiare vestiti anche 5 volte al giorno. Voglio ballare, per ore. Le musiche che adesso bramano dentro me, le vorrei manifestare con movimenti sinuosi che incantano. Voglio andare in un parco giochi e fare la fila a ogni gioco. Voglio camminare di notte, guidare la macchina a velocità pazza sui rettilinei autostradali. Voglio salire in vetta alla Torre Eiffel fino all’ultimo scalino. Voglio nuotare in mare aperto. Voglio portare a spasso un cane. Voglio indossare minigonne e magliettine per mettere in risalto le forme del corpo. Voglio baciare appoggiata a un muro. Voglio scendere dagli scalini sconnessi di un lungomare mano nella mano del mio amore e inalare quanta aria possibile e sentirmi invincibile. Voglio raccontare a tutti cosa si prova a stare seduti tanti anni e ricominciare a camminare. Ma perché stasera non sono io… perché le mie convinzioni in questi minuti non esistono e mi fanno vedere tutto negativo. Voglio liberarmi da questa prigione, non ci voglio più vivere.
Mi sento piena di frustrazioni, vorrei svegliarmi e non avere dentro il corpo quella bestia della Sma che in un attimo distrugge i miei muri, i miei sorrisi… mi toglie le forze… vai via! Non ne posso più di tenerti con me. Lasciami in pace, fammi vivere come gli altri, succhiati un po’ di intelligenza, portati via la capacità di analizzare i concetti velocemente, ti regalo la mia profondità, ma fuggi, non farti più vedere! Perché non mi ascolti, vecchia bastarda, non ti basta quello che ti ho dato… ti ho guardato negli occhi per anni, ho avuto paura, ho pianto, ho urlato, mi sono rifugiata dietro specchi inesistenti… poi ho imparato a conoscerti, ti ho preso a braccetto, ti ho portato con onore dappertutto, dove altri non immaginavano potessimo arrivare… e allora perché stasera stai disintegrando la mia forza? Perché stai facendo polvere di me? Perché vuoi vedermi piangere in ginocchio, perché vuoi vedere il mio viso rigato e il cuore impazzito…. Perché vuoi tutto questo… Ridi sghignazzando e io vedo me sempre più piccola con davanti un monte che fa ombra sul sole, fammi respirare, ti ho regalato gli anni più belli, quando gli altri scoprivano mondi fatti di divertimento io ho conosciuto il contatto con la terra sulle ruote; gli altri si rincorrevano sui marciapiedi nella via principale, io ho imparato a spingere su maniglie fredde che gelano l’anima il mio corpo. Ho rifiutato ma accettato, ora, te lo chiedo per favore, stasera lasciami in pace. Ti sto mettendo di fronte lo specchio. Dimmi cos’altro ti vuoi prendere, ma fallo subito e poi lasciami ricostruire con quello che mi lasci, la mia vita! Difendo la categoria, ma stasera odio tutti.
Non voglio vedere difficoltà, non voglio sguardi che fanno finta di capirmi; andate tutti via, non vi sopporto. Stasera voglio essere fuori dal mondo, spegnete i riflettori, non si va in scena… la protagonista è stanca, è crollata. Non vi arrabbiate se oggi sono così, non può essere sempre primavera. Eppure se mi guardo intorno non vedo nessuno, cara marinella, stai chiudendo i battenti. Eh già! Vorresti chiedere aiuto, ma a chi? Urla, ma è soffocato. Annega nei tuoi ricordi, parla in fondo al mare, ma strilla forte perché nessuno ti sente! Che aspetti? Il tempo passa, devi reagire. Hai addosso una patina che sta offuscando il cervello… dillo, forza, non stringere i denti e chiudere i pugni forte… liberati dal peso di anni, dillo cosa vuoi! E’ vero, io voglio avere tutte le proteine al loro posto, la giusta quantità! Lo senti come a forza di ripeterlo ogni giorno, in forma scherzosa, manifesti la tua rabbia inconscia… E adesso che vuoi fare? Riparti! Forza…
Voglio… voglio andare in moto! Voglio crearmi una comitiva che ho sempre visto dai finestrini della macchina che mi faceva fare lo strascico un paio di volte… voglio tornare indietro e riprendermi il tempo perduto, perché non mi interessa di essere più intelligente e sensibile, non lo voglio! Voglio correre! Fino a perdere il fiato… voglio andare in bicicletta! Voglio fare tutto quello che ho sognato da sempre… voglio realizzare i miei sogni, dove in ognuno sono in piedi! Ecco, parliamone… sogni, ma perché non rispettate la realtà… perché? Perché mi fate passare la notte illudendomi che la mia vita reale è un sogno e io in realtà non ho nessun problema??? Niente carrozzina, nessuna difficoltà con scale e barriere varie… perché volete che io impazzisca più di quanto non faccio quando ho questi attacchi! Io lo so cosa mi aspetta stanotte… sogni… sogni… Sogni… e niente più! Nuvole che svaniscono al suono della sveglia.
Si interrompono quando mi sveglio di soprassalto e mi fanno male le anche e devo fare minuscoli movimenti a valanga per poter cambiare posizione. Non è giusto… c’è chi mi dice di guardare chi sta peggio di me, NO, non mi interessa, mi bastano le mie sofferenze che non vorrei avere… Vedi cara ex amica Sma, mi stai rovinando… stai forgiando il mio carattere con una bella presenza, ma dentro mi stai mangiando l’anima… cerchiamo di metterci d’accordo perché non credo di resistere a lungo in questo braccio di ferro! Ti chiedo solo di lasciarmi un briciolo di forza per non tornare all’inizio… devo solo imparare a convivere con queste sensazioni di distruzione; se fossi in un momento di raziocinio sicuramente avrei le armi per difendermi, ma stasera no… non riesco a sfoderare nemmeno un sorriso, non ho voglia di analizzare il problema, perché lo conosco benissimo… e questo forte desiderio che non riesco a tenere nel cuore stasera prende il sopravvento. Ma che ci vuole a mettere giù le gambe e fare un passo davanti l’altro… lo fanno tutti con infinita disinvoltura, perché io no? Ma poi a chi lo dico? Chi mi può dare una risposta… meglio tenere la domanda dentro me, non mi va di vedere occhi che luccicano, non voglio ferire nessuno, già tutti quelli che mi circondano hanno avuto la loro buona dose attraverso me… meglio far addormentare questi impulsi. Tanto una soluzione non c’è, devo solo essere brava e furba a raggirare il problema. Però mi sento cadere sulle ginocchia… devo prendere di nuovo le misure.
Marinella Arnone