Mangiare può diventare un incubo, se si fatica a inghiottire: succede al 40 per cento degli anziani, con punte che arrivano oltre l’80 per cento fra chi soffre di Parkinson, Alzheimer o ha avuto un ictus, ma anche al 35 per cento dei loro nipotini ben più giovani, soprattutto se nati prima del termine o con qualche problema motorio. E il rischio è il rifiuto di alimentarsi, l’intolleranza ad alcune consistenze di cibo e una malnutrizione con possibili serie conseguenze, tra cui per esempio l’assenza di crescita nei bambini.
«La disfagia è causata da alterazioni del controllo di nervi e muscoli, dovuto a debolezza e problemi strutturali nella coordinazione dei muscoli di bocca e gola» spiega Tiziana Rossetto, presidente della Federazione logopedisti. Quando si inghiotte, cibo e liquidi possono passare nella trachea con effetti potenzialmente pericolosi, fra cui per esempio la polmonite. I sintomi “sospetti” sono la tosse involontaria, la voce velata o gorgogliante durante o dopo la deglutizione, il fastidio o il dolore, la sensazione che parte del cibo resti in gola: tutto questo prolunga il pasto e pian piano, nel tempo, modifica le abitudini alimentari».
In caso di sintomi è bene parlarne al medico o al pediatra, ma anche il logopedista è indispensabile nella valutazione e nella rieducazione della disfagia. «Per ridurre i fastidi, attenti all’acqua: spesso è l’elemento più difficile e andrebbe addensata con gli appositi gelificanti» dice Rossetto. «No invece alla pastina in brodo, che nonostante sia diffusissima in cliniche e case di riposo crea difficoltà perché associa due alimenti di consistenze diverse: meglio purè e passati, più omogenei. Occhio alla postura: capo, collo e tronco devono essere allineati quando si mangia. Necessaria, infine, una valutazione nutrizionale per controllare apporto calorico e idratazione, fondamentali ma spesso insufficienti in chi ha difficoltà di deglutizione: se questi elementi non vengono opportunamente considerati, il rischio è una malnutrizione che peggiora le condizioni generali della persona, di qualunque età essa sia».
Questo giovedì, “Felici a Tavola” parlerà di disfagia e alimentazione: come si può convivere con questa patologia? Quali sono le linee guida da seguire? Andrea Desideri e Federica Caliendo vi aspettano in diretta sul nostro sito alle 11.30.
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