Voto assistito, voto domiciliare, guide ad alta comprensione: le strategie per consentire ai cittadini con disabilità di esprimere la propria preferenza alle elezioni del 4 marzo 2018
Si torna alle urne. Domenica 4 marzo 2018 i cittadini italiani sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento; inoltre i cittadini di Lazio e Lombardia potranno eleggere il nuovo Presidente della Regione e i Consigli Regionali. Per quanto concerne le elezioni politiche, ogni elettore avrà due schede, una per la Camera e una per il Senato; le elezioni regionali di Lazio e Lombardia prevedono un’ulteriore scheda per l’elezione diretta del presidente della Regione con premio di maggioranza per l’elezione dei consiglieri.
Servizi per elettori con disabilità. I vari Comuni italiani hanno attivato vari servizi di sostegno ai propri cittadini disabili che intendano esercitare il proprio diritto di voto. Chi intende avvalersene, dovrà tempestivamente contattare il proprio Comune (qui la lista completa) e verificare la possibilità di usufruire dell’assistenza.
Il voto assistito. Prendiamo in esame Roma, dove i cittadini con disabilità che necessitano di aiuto per esprimere il proprio voto, possono richiedere l’attivazione del cosiddetto “voto assistito”, consistente nella possibilità di entrare in cabina elettorale con un altro elettore di propria fiducia, che lo aiuti a compilare le schede. Possono richiedere il voto assistito i cittadini non vedenti, amputati, con paralisi o altro impedimento che non permetta l’espressione autonoma del diritto al voto. Per usufruire del voto assistito, i cittadini con grave disabilità fisica dovranno richiedere al Comune di apporre un apposito timbro sulla propria scheda elettorale, che avrà valore permanente ed eviterà di munirsi ogni volta di certificato medico.
La persona interessata – o, ancora meglio, un suo delegato – deve presentare al Segretariato Generale di Roma Capitale (Direzione Coordinamento Servizi Delegati – Ufficio Sezioni Ospedaliere – Via Luigi Petroselli, 50) la richiesta per ottenere l’annotazione permanente del diritto al voto assistito, la propria tessera elettorale e il certificato medico rilasciato dall’Ufficio di Medicina Legale della Asl di appartenenza, che attesti che l’infermità fisica impedisce all’elettore di esprimere il voto senza l’aiuto di un altro elettore. Nell’apposita pagina del sito web del Comune di Roma è possibile scaricare il modulo di richiesta.
Il voto domiciliare. Si è pensato anche agli elettori con disabilità gravissime, impossibilitati ad allontanarsi dalla propria abitazione, per esempio perché dipendenti da apparecchiature elettromedicali: i cosiddetti “intrasportabili”. Costoro dovranno far pervenire all’ufficio una dichiarazione in carta libera attestante la volontà di votare presso l’abitazione in cui si dimora, indicandone l’indirizzo e un recapito telefonico, la copia della tessera elettorale e di un documento d’identità e un certificato, rilasciato dal funzionario medico della Asl, che attesti l’esistenza delle condizioni di gravissima infermità che impediscono l’allontanamento dall’abitazione in cui si vive.
Guide facili da leggere. Nonostante la diffusa ignoranza, il poco interesse delle istituzioni e le carenze dei mezzi di informazione, le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo devono essere messe in condizione di esprimere il proprio diritto di voto, come tutti gli altri cittadini. Consci dell’assenza di impegno istituzionale in questo campo, le associazioni si sono date da fare. All’Anffas hanno realizzato il kit “Guida alle elezioni”, rivolto a questa tipologia di elettori, alle loro famiglie e ai loro operatori. Il kit dell’Anffas va a colmare il vuoto normativo e informativo con una guida realizzata con un linguaggio di facile comprensione, che spiega perché si vota, come si vota e cosa si ottiene votando. La guida è in formato Pdf e liberamente scaricabile.
Anche l’Aipd (Associazione Italiana Persone Down) ha realizzato una guida disponibile gratuitamente, pensata per i cittadini con Sindrome di Down, dal titolo “Il tuo voto conta!!! Elezioni 4 marzo 2018”. Un documento molto comprensibile e per certi versi illuminante. Sicuramente più immediato del linguaggio di tante istituzioni, poco attente alle esigenze di tutti i cittadini.
Articolo di Manuel Tartaglia