Portland, comune statunitense nello stato dell’Oregon, è il primo centro abitato in tutta l’America ad avere il bike sharing dedicato a persone con disabilità. Handbike, biciclette a tre ruote e veicoli multipersona a meno di 5 dollari l’ora
Portland, comune statunitense nello stato dell’Oregon, è famoso per i suoi paesaggi ricchi di colori, teatro di numerosi spettacoli e festival. L’evento più rinomato in città è il Portland Rose Festival, che omaggia, appunto, la città delle rose da maggio a giugno inoltrato. Carri fioriti attraversano le abitazioni durante la Grand Floral Parade, accompagnata da concerti e spettacoli musicali. Manifestazioni e opportunità per conoscere una nuova realtà o apprezzare la tradizione, in qualità di ospiti o residenti.
Sicuramente, in entrambi i casi, Portland si dimostra una città all’avanguardia in fatto di accessibilità e mezzi per persone con disabilità: è il primo centro abitato, in tutta l’America, ad avere il bike sharing dedicato a persone con disabilità. Cioè, la possibilità di affittare biciclette a chi ha una disabilità ma non vuole rinunciare a passeggiate ed itinerari nel verde incontaminato dei paesaggi locali. Ovviamente, si tratta di mezzi particolari: niente di strano o antiestetico, perlopiù handbike, biciclette a tre ruote e veicoli multipersona che consentiranno a chiunque ne avesse bisogno di girare in completa autonomia, senza dover necessariamente ricorrere alla propria auto. Questa iniziativa è stata accolta favorevolmente da tutta la cittadinanza, dal punto di vista ambientale e dell’inclusione sociale. Infatti, anche nella comunità a stelle e strisce, come in Italia, si fanno le domeniche ecologiche: ad alternanza settimanale, la circolazione delle macchine è limitata per arginare (possibilmente) l’inquinamento da smog e polveri sottili. Le chiamano “Ecological suns” e sono un’occasione di aggregazione sociale, oltre che un tassello in più verso l’eco-sostenibilità.
Se al bene comune, aggiungiamo la considerazione per le fasce protette, ecco che Portland diviene un esempio da imitare. Lo ha capito persino la Nike, che ha deciso di sponsorizzare il progetto “Adaptive Biketown” figurando anche come media partner principale dell’idea. Tutto ha un costo, lo sa bene la società Yankee, quindi l’affitto di mezzi dedicati si paga: l’accessibilità su tre ruote costa meno di 5 dollari l’ora, con un occhio attento anche alla sicurezza stradale. Infatti, in dotazione, vengono forniti caschi e protezioni specifiche, per poter affrontare ogni tratta in totale tranquillità. La novità si sta diffondendo a macchia d’olio, anche grazie al supporto Web e social. Ci sono, infatti, piattaforme e applicazioni per smartphone da cui è possibile prenotare il proprio mezzo esattamente come si fa con le auto. Da segnalare, inoltre, la presenza di ricoveri e parcheggi dedicati in ogni distretto, compresi anche di rifugi e piazzole di sosta per i cani di accompagnamento. Si pedala senza sosta verso un mondo senza barriere e Portland è tra i primi a tagliare il traguardo.
Articolo di Andrea Desideri